Riccardo III: Le ottime idee registiche di Antonio Latella
di Gabriele Isetto Antonio Latella vince la scommessa firmando la regia di un bellissimo allestimento del Riccardo III di Shakespeare mantenendo viva l’attenzione del pubblico per quasi tre ore di spettacolo. La prima cosa che gli spettatori notano è che il protagonista non è più un gobbo e deforme secondo la tradizione shakespeariana, ma un uomo di bell’aspetto con un portamento elevato: questo perché, come afferma il regista, il male oggigiorno è bello e seducente (pensando a tutti i femminicidi di oggi, in cui spesso le ragazze si innamorano più della bellezza esteriore che non di quella interiore). Oltre a questa, Latella ha avuto altre ottime intuizioni registiche, in particolare due. La prima è stata quella di abbattere la quarta parete sul finale dello spettacolo dove il protagonista, recitando il suo monologo, si rivolge direttamente al pubblico che diventa testimone del tormento interiore di Riccardo. La seconda è stata quella di lasciare gli attori sempre in scena e a vista, ...




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