Firenze: una mostra immersiva rende omaggio a Tolouse-Lautrec
di
Gabriele Isetto
Da
oggi fino 22 febbraio 2026 al Museo degli Innocenti a Firenze è aperta una
bella mostra dedicata a uno dei maggiori esponenti della Belle Èpoque:
Tolouse-Lautrec, considerato un pittore “infantile” perché vedeva la vita come
un gioco. Ed anche per questo la mostra è stata concepita in maniera
coinvolgente ed interattiva, con un’attenzione particolare ai giovani e ai
ragazzi, che potranno scoprire, ad esempio, le accurate e minuziose tecniche con
cui venivano realizzati i manifesti dell’epoca.
Grazie
alle oltre 100 opere esposte il visitatore potrà fare un viaggio nella Parigi
dell’epoca grazie agli artisti, alle luci e ai caffè-concerto; il tutto
arricchito da arredi e oggetti storici.
Il
percorso, curato dal Dr. Jürgen Doppelstein, si snoda in nove sezioni e non si
limita a presentare opere, ma racconta una stagione in cui l’arte esce dai
musei per invadere le strade, trasformando i muri della capitale francese in un
caleidoscopio di colori e modernità,grazie ai manifesti.
Al
centro rimane Toulouse-Lautrec, cronista instancabile della vita notturna di
Montmartre. Nei suoi manifesti, silhouettes essenziali e contrasti cromatici
catturano lo sguardo; nei ritratti emerge invece un’indagine psicologica
intensa, capace di svelare fragilità e verità dei soggetti. Colpisce in
particolare la serie dei dipinti Elles, dedicata alle donne dei
bordelli, che restituisce dignità a figure marginalizzate, mentre i disegni del
circo, realizzati durante l’internamento, mostrano l’arte come ultima ancora di
salvezza.
Il
percorso si chiude con i protagonisti delle notti parigine, da La Goulue a Jane
Avril, restituiti con la complicità di chi li conosceva davvero. Attraverso il
suo sguardo, Lautrec non si limita a descrivere un’epoca: la vive dall’interno,
trasformando la bohème di Montmartre in patrimonio universale.
Voglio
inoltre soffermarmi sull’importanza dell’interattività della mostra: il
visitatore non è soltanto spettatore, ma anche protagonista: per esempio, avrà
la possibilità di cimentarsi nel ballo del can-can su un palcoscenico
ricostruito che rievoca l’atmosfera di un autentico café-concert, completo di
caffè fedelmente riprodotto.