L’importanza della parola in Perfetti sconosciuti
di Gabriele Isetto Molte risate, applausi a scena aperta e riflessione: questi sono gli ingredienti che hanno portato al successo lo spettacolo Perfetti sconosciuti, tratto dall’omonimo film del 2016. Sia lo spettacolo che la pellicola cinematografica sono entrambi diretti da Paolo Genovese che, con l’adattamento teatrale, si trova alle prese con la sua prima regia per il palcoscenico. La trama dello spettacolo (identica al film) racconta la storia di un gruppo di amici che si ritrovano a cena in casa di uno di loro e decidono di fare un “gioco”: ognuno di loro metterà sul tavolino il proprio cellulare e tutte le chiamate che arriveranno saranno ascoltate e i WhatsApp letti ad alta voce. La vicenda prosegue quasi come in un romanzo di suspense in cui lo spettatore si chiede “cosa accadrà ora?” fino ad arrivare a una sorpresa finale. Molte sono le tematiche che emergono e, come giustamente afferma Genovese nelle sue note di regia, “Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privat