Convince a metà il Così è (se vi pare) con la regia di Geppy Gleijeses

di Gabriele Isetto


A causa di uno sciopero nazionale il 29 novembre doveva andare in scena al Teatro Goldoni di Livorno una delle opere più famose di Pirandello, il Così è (se vi pare). La serata è stata recuperata il 2 dicembre con un numeroso pubblico presente in sala, tra cui fortunatamente giovani e scuole, perché è importante che il teatro arrivi anche alle nuove generazioni.
Il testo è molto forte e le tematiche del dramma sono attuali tutt’oggi: la prima è la pazzia, che sarà poi ripresa ancora più marcatamente nel dramma Enrico IV, la seconda è la ricerca della verità che però nessuno trova perché ognuno di noi ha la sua verità che, non sempre, coincide con quella delle altre persone.


Lo spettacolo, a parere mio, ha avuto alti e bassi a partire dalla regia di Geppy Gleijeses. Buona l’idea degli ologrammi tridimensionali di persone alte 50 centimetri, che non sono altro che i personaggi stessi della commedia  che poi “prenderanno vita” quando entrerà in scena la signora Frola. Questo perché sono dei piccoli uomini che riprendono le loro sembianze normali davanti all’enorme dolore di una madre che ha perso la figlia, ma è proprio come è stata realizzata la scena che non ha convinto, poiché gli ologrammi erano di difficile visione da parte del pubblico situato nelle ultime file.
Parlando sempre di idee registiche, ho trovato ottima la scenografia di Roberto Crea: una “parete” fatta di specchi dove i personaggi si muovo come in un labirinto cercando loro stessi e la propria verità, che poi è alla base del testo pirandelliano.


Parlando del cast, sicuramente molto convincente la grande Milena Vukotic che ha un forte portamento scenico e la gestualità giusta per interpretare la Signor Frola, non da meno Pino Micol (Signor Laudisi) che si muove con destrezza sul palcoscenico tra gli specchi in cerca della verità, come anche Gianluca Ferrato che è risultato essere un ottimo Signor Ponza che riesce a dare il giusto tono alle sue battute a seconda del momento. Peccato però che il resto del cast sia risultato, sicuramente per richiesta del regista, troppo statico, quasi privo di vitalità e con una recitazione monocorde, come se fossero spettatori loro stessi della vicenda: Luchino Giordana (Agazzi), Marco Prosperini (Prefetto), Maria Rosaria Carli (Signora Agazzi), Giorgia Conteduca (Signora Cini), Antonio Sarasso (Signor Sirelli), Stefania Barca (Signora Sirelli), Walter Cerrotta (Centuri), Vicky Catalano (Nenni) e Giulia Paoletti (Dina).
Tutto sommato uno spettacolo gradevole ma che poteva dare sicuramente molto di più.

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