Ditegli sempre di sì: una semplice scenografia per concentrarci sul testo
di
Gabriele Isetto
Nel
1984 ci lasciava il grande drammaturgo e attore Eduardo De Filippo. Per il 40°
anniversario della sua scomparsa, il Teatro della Pergola di Firenze ospita una
delle sue commedie più significative: Ditegli
sempre dì sì.
Il
giovane regista Domenico Pinelli, nel mettere in scena questa commedia, dà
particolare rilevanza al testo e sceglie volutamente di eliminare l’intervallo,
tenendo il pubblico seduto in poltrona per un’ora e mezzo a divertirsi, ma
soprattutto a riflettere su questo testo. Inoltre, sempre perché gli spettatori
si focalizzino sul testo, la scenografia curata da Luigi Ferrigno e Sara
Palmieri, è estremamente minimalista: un fondale con quattro porte, un divano e
un piccolissimo tavolino con due sedie.
Come
in tutti i capolavori di De Filippo anche in questo testo troviamo un tema
molto forte e se vogliamo anche di attualità: il tema della pazzia, tematica che
spesso è stata affrontata anche da altri autori, come ad esempio Luigi
Pirandello nel suo Enrico IV. Proprio
a sottolineare il tema della pazzia, prima che si alzi il sipario, riecheggia
in sala la voce di Eduardo che recita l’incipit della commedia.
La
storia di Ditegli sempre di sì ruota
attorno alla figura di Michele Murri, un commerciante che dopo aver trascorso
un anno in manicomio, torna a casa dalla sorella. Una volta tornato in società
dovrà vedersela con il mondo che lo circonda e tra divertenti equivoci, ma che
fanno riflettere, si snoda la trama dello spettacolo.
Dodici
gli attori, tutti molto preparati, si esibiscono sul palco. Il regista dello
spettacolo, che interpreta anche il protagonista, ha un ottima presenza scenica
e una voce chiara e precisa. Anna Ferraioli Ravel è una bravissima Teresa
Murri, sorella del protagonista, che fa emergere la vitalità del suo
personaggio. Veramente bravo, simpatico e molto spigliato Mario Autore nel
ruolo di Luigi Strada. Convincenti le interpretazioni di Mario Cangiano (Don
Giovanni Altamura) e Luigi Leone (Dottor Croce). Simpatica e con un buon
movimento scenico Elena Starace nel duplice ruolo delle due cameriere: Cecchina
e Filumena. Ottimo anche il resto della compagnia, tutti sullo stesso livello e
nessuno più bravo dell’altro: Lucienne Perreca (Evelina Altamura), Antonio
Mirabella (Ettore de Stefano), Gianluca Cangiano (Vincenzo Gallucci), Silvia
Salvadori (Olga), Laura Pagliara (Saveria Gallucci) e Vittorio Passaro (Attilio
Gallucci).