Cavalleria rusticana: dal paese della Sicilia alla Terrazza Mascagni di Livorno

di Gabriele Isetto



Con un po’ di anticipo è stata inaugurata la stagione lirica 2022/2023 del Teatro Goldoni di Livorno. Per la prima volta nella storia della città, sulla Terrazza Mascagni viene allestita un’opera lirica. Per l’occasione è stata scelta Cavalleria rusticana del compositore livornese Pietro Mascagni, edizione la cui regia è stata affidata ad un giovane regista proveniente dal teatro di prosa: Danilo Capezzani.
La famosa vicenda si svolge in un paesino della Sicilia, ma il regista ha optato per una trasposizione del luogo ed infatti ha spostato l’azione proprio a Livorno, più precisamente sulla Terrazza Mascagni, luogo dove le persone si ritrovano. Questa scelta è stata ben resa dalla semplice ma efficace e suggestiva scenografia di Marina Conti, che ricrea perfettamente il colonnato e le piastrelle della terrazza, quasi a voler dare una continuità con l’ambiente circostante.
Interessante anche la cromaticità che si vede nei costumi, curati dallo stesso regista, un bianco quasi accecante negli abiti indossati dal coro, in contrasto con i colori che caratterizzano invece gli altri personaggi. Il rosso della passione per Lola o il nero di Mamma Lucia che fin da subito indossa il colore del lutto.


Molto apprezzabile l’Orchestra della Toscana, sotto la direzione di Roberto Gianola che ha saputo rendere tutti i sentimenti contenuti nella partitura: amore, gelosia e morte. Da un punto di vista visivo, molto efficace il famoso intermezzo: durante la musica degli spruzzi d’acqua dietro il colonnato della terrazza riproducevano le onde del mare.
La prova del coro del Teatro Goldoni guidato da Maurizio Preziosi è stata molto buona anche se si può imputare una certa staticità infatti alcune scene, come ad esempio il momento del brindisi, avrebbero richiesto maggior dinamicità.


Tutto il cast è stato all’altezza dello spettacolo: tra tutti si è distinta Sonia Ganassi dando vita a una Santuzza molto passionale. Buona la prova di Denys Pivitskyi (Turiddu) che si è subito ripreso dopo un leggerissimo sottotono. Veramente bravo Luca Bruno nel ruolo di Alfio, che ha reso omaggio al suo personaggio con un’ottima vocalità e recitazione. Applausi anche per Mae Hayashi (Mamma Lucia) e Francesca Maionchi (Lola) con un bel timbro vocale, anche se purtroppo i momenti di questi due personaggi in quest’opera sono veramente pochi.
Una piacevole serata che ha meritato gli applausi ricevuti dal pubblico che è accorso numeroso in quello che è il luogo più caro ai livornesi.
 
Le foto a corredo dell’articolo sono di © Augusto Bizzi

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