Comunicato ufficiale di Monica Manganelli – Anna Bolena al Teatro Carlo Felice di Genova
Di
seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale inviato da Monica Manganelli
inerente allo spettacolo Anna Bolena in
scena al Teatro Carlo Felice di Genova:
Gentilissimi,
Mi vedo costretta a dover scrivere un comunicato ufficiale riguardo la produzione di ANNA BOLENA, in scena al Teatro Carlo Felice di Genova ora, in quanto continuo a leggere erroneamente che responsabilità della parte visiva e riallestimento sia mia.
Io ho firmato lo spettacolo del 2017, al Teatro Regio di Parma, ben curato tecnicamente, indipendentemente dai gusti, e studiato su di una struttura base teatrale “elisabettiana” che aveva come origine e base quella del Roberto Devereux. Inoltre, in relazione alla drammaturgia del regista Antoniozzi, in quel caso si era deciso di “richiamare” visivamente gli anni '30-40 coi video (fondali digitali) e alcuni simboli, e altri elementi aggiuntivi.
Purtroppo devo specificare che della ripresa di Genova io sono venuta casualmente a saperne solo dai social con grande stupore, senza che nessuno del teatro, e produzione mi facesse sapere nulla.
Dopo avere contattato il teatro e la direzione allestimenti, chiedendo informazioni su come volevano riallestire lo spettacolo, non ho avuto però risposte dal punto di vista tecnico, e non hanno ritenuto necessario confrontarsi con me per eventuali modifiche, non convocarmi, e neanche invitarmi alla prima.
Ho chiesto, quindi, che almeno fosse aggiunta la dicitura, “Riallestimento del Teatro Carlo Felice”, per quel che riguarda scene e video a mio nome, ma anche in questo caso non ho ricevuto risposta, e la mia richiesta non è stata mai esaudita.
Indipendentemente dalle questioni di gusto, lo spettacolo di Parma, era curato tecnicamente, ed aveva un senso con la regia-drammaturgia.
Mi hanno riferito che in parte l'allestimento di Genova, è stato modificato rispetto l'originale, sia dal punto di vista della drammaturgia, alcuni costumi, e le coreografie, quindi ovviamente l'impianto visivo ne ha avuto delle conseguenze. Se fossi stata presente ed interpellata, sicuramente, avrei consigliato al regista soluzioni differenti, in relazione sia allo spazio, a questioni tecniche subentrate, che si adattassero meglio alla ripresa e nuovo spettacolo. Mi dissocio quindi dalla responsabilità di ciò che è stato messo in scena, e come, a Genova, riguardo la mia parte.
Concordo, quindi, con le critiche che lo spettacolo allestito risulti non riuscito dal punto di vista visivo, in quanto se non vi è un'armonia tra i vari elementi che lo compongono non funziona.
Monica Manganelli, regista e scenografa.
Mi vedo costretta a dover scrivere un comunicato ufficiale riguardo la produzione di ANNA BOLENA, in scena al Teatro Carlo Felice di Genova ora, in quanto continuo a leggere erroneamente che responsabilità della parte visiva e riallestimento sia mia.
Io ho firmato lo spettacolo del 2017, al Teatro Regio di Parma, ben curato tecnicamente, indipendentemente dai gusti, e studiato su di una struttura base teatrale “elisabettiana” che aveva come origine e base quella del Roberto Devereux. Inoltre, in relazione alla drammaturgia del regista Antoniozzi, in quel caso si era deciso di “richiamare” visivamente gli anni '30-40 coi video (fondali digitali) e alcuni simboli, e altri elementi aggiuntivi.
Purtroppo devo specificare che della ripresa di Genova io sono venuta casualmente a saperne solo dai social con grande stupore, senza che nessuno del teatro, e produzione mi facesse sapere nulla.
Dopo avere contattato il teatro e la direzione allestimenti, chiedendo informazioni su come volevano riallestire lo spettacolo, non ho avuto però risposte dal punto di vista tecnico, e non hanno ritenuto necessario confrontarsi con me per eventuali modifiche, non convocarmi, e neanche invitarmi alla prima.
Ho chiesto, quindi, che almeno fosse aggiunta la dicitura, “Riallestimento del Teatro Carlo Felice”, per quel che riguarda scene e video a mio nome, ma anche in questo caso non ho ricevuto risposta, e la mia richiesta non è stata mai esaudita.
Indipendentemente dalle questioni di gusto, lo spettacolo di Parma, era curato tecnicamente, ed aveva un senso con la regia-drammaturgia.
Mi hanno riferito che in parte l'allestimento di Genova, è stato modificato rispetto l'originale, sia dal punto di vista della drammaturgia, alcuni costumi, e le coreografie, quindi ovviamente l'impianto visivo ne ha avuto delle conseguenze. Se fossi stata presente ed interpellata, sicuramente, avrei consigliato al regista soluzioni differenti, in relazione sia allo spazio, a questioni tecniche subentrate, che si adattassero meglio alla ripresa e nuovo spettacolo. Mi dissocio quindi dalla responsabilità di ciò che è stato messo in scena, e come, a Genova, riguardo la mia parte.
Concordo, quindi, con le critiche che lo spettacolo allestito risulti non riuscito dal punto di vista visivo, in quanto se non vi è un'armonia tra i vari elementi che lo compongono non funziona.
Monica Manganelli, regista e scenografa.