di Gabriele Isetto
In questo difficile periodo per il
mondo del teatro, Emanuele Barresi attore e direttore del Teatro 4 Mori di
Livorno mi ha gentilmente concesso un’intervista sull’argomento
Purtroppo
i teatri sono stati nuovamente chiusi e non sappiamo quando potremo tornarci.
Per una realtà come quella del Teatro 4 Mori qual è il danno economico e
culturale alla nostra città?
Per i 4 Mori il momento è
difficile, speriamo negli aiuti di Stato. Per la città si tratta di rinunciare
ad un servizio culturale importante, del resto si tratta anche di rinunciare a
molte altre cose. Ma la salute viene prima di tutto.
Cosa
si sentirebbe di chiedere nell’immediato alle istituzioni cittadine per aiutare
il settore dello spettacolo?
Le autorità cittadine stanno già
facendo molto per i nostri artisti, grazie anche alla sensibilità
dell’assessore Lenzi. Mi auguro che i 4 Mori ricevano le giuste attenzioni, in
questa fase.
Indicativamente,
perché non ci sono certezze, come pensa di regolarsi per la stagione che era in
programma?
Ho già organizzato una stagione
alternativa ed una che ricalca quelle passate, con il recupero dei due
spettacoli della stagione scorsa che sono slittati. Aspettiamo che l’emergenza
passi.
Secondo
lei quali potrebbero essere delle vie alternative che il teatro in generale
potrebbe perseguire per uscire da questo momento di impasse?
Lo spettacolo dal vivo va fatto con
la compresenza del pubblico pagante, quindi bisogna aspettare. Non mi piace il
teatro online e a dire il vero neanche in tv. Meglio fare film, cortometraggi,
documentari. Io la vedo così.
Come
sta vivendo questo periodo l’uomo e l’artista Emanuele Barresi?
Bene, finché durano i risparmi.
Scherzo, in realtà sto lavorando ne Il
paradiso delle signore, la serie che va in onda su RAI 1 tutti i giorni. Ma
sono un fortunato. È lo spettacolo dal vivo, come ti dicevo prima, che sta
soffrendo molto. Poi, sai, io, dovendo stare in casa per più tempo,
approfitterò per studiare e stare di più con la mia compagna, Adelia. Non mi
posso lamentare.