Teatro Ivelise: stagione 2019/2020
Come ogni anno il Cartellone del
Teatro Ivelise propone format teatrali sia di produzione interna, come La Maison
de Lolà, varietà di Burlesque e Boylesque e Jazz in The Theatre, concerto
mensile di musica jazz, ma anche spettacoli di produzione esterna provenienti
da tutta Italia. A dare man forte alle nuove collaborazione è stato il bando di
concorso che l’Ivelise indice ogni anno. Grande novità, per il secondo anno di
seguito sono gli spettacoli provenienti dall’attività di Talent scouting che
viene svolta dal nostro staff.
A caratterizzare La Nouvelle
Saison 2019 – 2020, saranno i nuovi appuntamenti mensili con gli spettacoli di
improvvisazione, della Compagnia Roma Improv, e la forza delle commedie
selezionate, tra cui: “Filumena Marturano” con Rossella Raho, la stand up
comedy “Sex & Detriti” di e con Patty Olgiati, “Psiche e Doppia Panna” con
Donatella Mei e Alessandra Izzo, “Una casa di donne” di Dacia Maraini con
Ottavia Orticello, “Le donne del Commendatore” di e con Stefania Ventura, “Gaia”
di e con Stefania Ventura (questi ultimi tre prodotti dalla Golden Show).
All’Ivelise il cinema entra in
teatro: sempre in Cartellone la V Edizione dell’IveliseCineFestival, festival
di corti e documentari con 3 giorni di proiezioni no stop, ad ingresso
gratuito, che si avvieranno in corrispondenza del compleanno della fondatrice
Ivelise Ghione, il 20 febbraio 2020. A conclusione, si svolgerà la serata di
premiazione tra i concorsisti finalisti e la Commissione di Esperti,
capitanata, nelle ultime 2 edizioni, da Massimiliano Bruno.
Brenda Monticone Martini, Direttrice Artistica del Teatro
Ivelise.
IN CARTELLONE
Jazz in the Theatre – Concerto
Con Valeria Rinaldi e musicisti Special
Guest
Jazz
in the Theatre è il format mensile ideato dalla jazz singer Valeria Rinaldi. Il
concerto jazz, arrivato al suo secondo anno sul palco dell’Ivelise, vedrà
musicisti di rilievo del panorama jazzistico affiancare la meravigliosa
performer, nonché cantante ed insegnante di canto. La rassegna, che nasce con
l’intento di diffondere una musica sorta in America ma che ha influenzato tutto
il mondo con il suo stile e ed il suo linguaggio, fondendosi con altre
tradizioni, ed evolvendosi fino ai giorni nostri, si prefigge di rendere
partecipe lo spettatore consentendogli un ascolto a stretto contatto con gli
artisti. L’appuntamento mensile è un progetto diverso: la giusta congiunzione
tra un luogo intriso di storia e di arte e un ritrovo accogliente per tutti
coloro che vogliano vivere emozioni, conoscere e condividere questo
meraviglioso genere musicale.
17 novembre
8 dicembre
26 gennaio
14 febbraio
15 marzo
19 aprile
15 maggio
Rassegna di
Improvvisazione Teatrale
A cura di Roma
Improv
The Menti
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Free Format
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Una
volta al mese al Teatro Ivelise 6 menti argute si affronteranno a colpi di
improvvisazioni.
Sketch,
freddure, storie assurde, monologhi, emozioni estreme, canzoni: sono alcuni
degli strumenti attraverso i quali 6 attori si daranno battaglia. Ma solo
un’intelligenza improvvisativa prevarrà sulle altre e a fine spettacolo,
grazie al voto insindacabile del pubblico, sarà sancito l’unico THE MENTE, e
osannato come merita!
Ogni
mese un master di volta in volta diverso, con il suo stile unico, guiderà
questi 60 minuti di pura sfida improvvisativa. Preparatevi fin da ora: ci
sarà da ridere di brutto!
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Una
nuova rassegna di improvvisazione teatrale targata Roma Improv.
6
cast originali, composti da attori della compagnia di Roma Improv e ospiti
esterni, si alterneranno con format di volta in volta diversi: “La jam”,
“Radio dedica”, “Passaporta”, “The Improv Show”, più alcune novità. Il minimo
comun - denominatore della rassegna è quello di giocare con la variabile
estemporanea del teatro: non esiste testo, non esiste canovaccio, tutto
quello che vedrete sarà creato sul momento e frutto della fantasia degli
attori in scena. Una magia, un gioco di prestigio che mette insieme,
creatività, ascolto e prontezza di riflessi, il tutto sublimato in una forma
d’arte nuova, vitale, che porta una ventata d’aria fresca sui palchi teatrali
ostinatamente ancorati al testo scritto.
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15 settembre
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18 ottobre
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13 ottobre
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22 novembre
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3 novembre
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6 dicembre
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15 dicembre
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7 febbraio
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12 gennaio
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27 marzo
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16 febbraio
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10 aprile
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8
marzo
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26
aprile
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24
maggio
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5 - 6 Ottobre “La
Grande Overture” - varietà
Lola Lustrini, Valeria Rinaldi,
Adriano Saleri.
Regia di Brenda Monticone Martina.
Coreografie di Lola Lustrini.
La
maison de Lolà è il format di varietà più frizzante del Teatro Ivelise, una
miscela esplosiva fatta di: Burlesque, Boylesque, Cabaret e musica dal vivo! Ad
accogliere gli ospiti nel salotto della Maison, saranno personaggi bizzarri, un
po’ francesi, di altre epoche: il custode e la padrona di casa, artisti
stravaganti provenienti da tutto il mondo e special guest della serata. Tra gli
ospiti speciali gli Allievi dell'Academiè dell'Ivelise, che avremo il
piacere di conoscere, scoprire, in tutte le sfumature di rosa e azzurro!
Il salotto della
Maison sarà un logo magico per vivere storie di personaggi incantevoli e
viaggiare tra le piume e l'ironia del favoloso mondo del Burlesque, Boylesque e
della musica di altri tempi, come il jazz e lo swing.
19 - 20 Ottobre “Sex e detriti” – stand up comedy
Scritto,
interpretato e diretto da Patty Olgiati
Sex&Detriti
è un alternarsi e un sovrapporsi di monologhi e testimonianze di stampo single,
che passano attraverso il desiderio di metter su famiglia, per poi atterrare su
Tinder.
Il
titolo s'ispira al famoso serial americano Sex & The City, per poi
discostarsene completamente ...anche perché a Manhattan, i single, se la
passano decisamente meglio: se fai l'autostop sulla 5th Avenue, è capace che
rimorchi un Mr. Big in Limousine che ti porta a cena in un super attico con
vista su Central Park. Qui, a Roma Est, anziché chiederti di uscire, ti
chiedono di entrare, si, ma a casa tua...e ti dice bene se ti portano il vino!
Sex&Detriti
è tragicamente autobiografico: dopo anni di relazione con me stessa, non potevo
non raccontare del fantastico mondo dei single, che come me, vogliono
continuare ad esserlo pur desiderando di non volerlo. Una sorta di bipolarismo
sentimentale, in cui ci si destreggia fra tentativi disperati alla ricerca
dell'anima gemella, barcamenandosi fra rimorchi last minute e speed date di
ultima generazione, e il totale rifiuto ad incontrarla...perché infondo,
l'amore, è un apostrofo rosa fra le parole t'emo!
25 – 26 Ottobre
“Filumena Marturano” - commedia
Di E. De Filippo.
Con Rossella Rhao e Marco Landola. Regia di Ivano Capocciama
Due cuori, due
anime, due poltrone e tante, tantissime rose che emanano un forte odore
insostenibile. È in questa corniche apparentemente conciliante che si sviluppa
la vicenda di Filumena Marturano e Domenico Soriano, due corpi tenuti uniti da
un fortissimo odor di rose che li serra e segrega in una dimensione olfattiva
all’interno della quale deraglia ogni tentativo di respiro. L’aria, in questa
versione “a due” del dramma eduardiano, è irrespirabile, tutto è avvolto da
un’esistenza “petalosa” e narcotizzante che avvolge e tiene uniti i due corpi
quasi fossero stretti in un abbraccio claustrofobico che non protegge, ma
soffoca e uccide. È tutto estremamente “stretto” in questa “Filumena
Marturano”, tutto è immobile, bloccato, i movimenti sono ridotti al minimo, ci
si muove solo per alzarsi o per sprofondare dalle poltrone, teche domestiche e
bare foderate in pelle dove si consuma una noia quotidiana e coniugale.
“Filumena Marturano” è una bomboniera troppo profumata che, una volta aperta,
lascia che l’aria si riempia di germi che colpiscono i cuori, bloccano il
respiro e lasciano che tutto si assopisca in un sonno profondo dove la vita
stessa trova, inesorabilmente, la propria fine.
8 – 9 – 10 Novembre “Disturbi” - dramma
Sceneggiatura a cura di Olivia Balzar e Ilaria Palomba.
Regia di Olivia Balzar. Assistente alla regia Joe Filippi. Videoproiezioni:
Jeanne Lara
Cast: Luisa Paradiso, Joe Filippi, Giò di Colore,
Giacomo di Biasio, Aurora Romanato, Sara Reali, Davide Cherubini e Mariaelena
Masetti Zannini.
"Disturbi"
è uno spettacolo ispirato al romanzo di Ilaria Palomba "Disturbi di
luminosità"(Gaffi, 2018) dove recitazione, teatro danza, musica e arti
visive si incontrano dando vita ad una narrazione destrutturata in cui
coesistono suggestioni classiche e pop.
Disturbi
è un grido furioso, sarcastico e spietato. Apparentemente un lavoro sul
disturbo borderline, in realtà Disturbi è anche una diagnosi sociale, lo
spettro di una schizofrenia affettiva indovata nel sangue della nostra epoca di
perdizione. Se Dio è morto, allora tutto è permesso, diceva Dostoevskij; qui
siamo nella pletora della dissolvenza, dove ogni forma di appiglio a una realtà
solida svanisce, allora tutto è permesso ma nulla si muove. Nessuna relazione
affettiva è salva dalla prolificazione del desiderio, siamo tutti disturbati,
tutti cerchiamo amore senza riuscire a darlo. Disturbi è un viaggio nel
narcisismo collettivo, nella ricerca spasmodica di una salvezza, di un dio
qualunque cui ancorarsi per superare la scomparsa dell’io.
Nessuno
ha nome, a partire dalla protagonista, tutti sono archetipi, simboli, voci. La
donna senza nome; la sua crudele amica immaginaria; Lui: l’archetipo del
salvatore, Narciso: l’archetipo del bello e dannato, narcisista, crudele,
manipolatore, specchio; L’Oracolo: psicoanalista e saggio venuto dal passato;
Loro: coro della tragedia greca, ma anche voci della coscienza, predizioni.
Disturbi
è un viaggio nell’inconscio della malattia del disamore, della dipendenza
affettiva, dello spaesamento dell’umano di fronte a un mondo i cui antichi
valori sono ormai perduti. Ma Disturbi è anche un viaggio verso la catarsi,
alla scoperta del vero sé.
24
Novembre “Maskio Bianco Etero” - commedia
Ispirato al romanzo di John Niven.
Adattamento teatrale di Massimo Stinco
Con Leonardo Paoli e Valeria Salonia, Al Bettini,
Fabiana Polignano e Al Bettini. Regia di Massimo Stinco
Kennedy Marr è
un giovane scrittore e sceneggiatore di successo a Hollywood: atletico,
donnaiolo, narciso, egocentrico, cocainomane, erotomane, maschio, bianco,
etero.
Vive godendo
la sua vita fino agli estremi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la
California. Ma l’Agenzia delle Entrate lo costringerà a lasciare la mecca del
cinema per passare un anno a insegnare in un college britannico a dei ragazzini
senza talento. E il suo ritorno in Inghilterra lo costringerà a fare i conti
con il passato e una situazione drammatica dalla quale era scappato.
Lo spettacolo
è molto divertente, contemporaneo, una sorta di one man show dai risvolti
amari. Moltissima musica che va dai Green Day ad Elton John, David Bowie, Radiohead,
AC/DC e molti altri. Ritmo forsennato, adrenalina cento per cento. In scena
insieme al protagonista una buffa coppia muta di domestici tuttofare vestiti
come Topolino e Minnie.
30 Novembre “Una
casa di donne” - monologo
Di Dacia Maraini.
Regia di Jacopo Squizzato con Ottavia Orticello. Scene
Sara Gicoradi. Costumi Sara Gicoradi. Assistenti alla regia Katia Mirabella e
Giulia Odetto
Dacia Maraini racconta
la storia di Manila, Erica, Marina, portate sul palcoscenico grazie alla
sensibilità e all’audacia di Ottavia Orticello con la regia di Jacopo
Squizzato. In un unico corpo vivono le anime delle tre coinquiline, raccontate
dall’unica voce narrante di Manila, una giovane donna tormentata, libera e
fragile, rotta nel suo corpo esuberante e osceno.
C’è
tutto un mondo di uomini che si muovono attorno a questa casa di donne:
non li vediamo eppure sono presenti con la loro fisicità prepotente. Sono i
carnefici, gli acquirenti che riducono in schiavitù quelle donne libere.
Ottavia
Orticello ci racconta la bellezza nel bel mezzo della disperazione,
restituendoci le sfumature di un’anima sconfitta e delicata. La vediamo amare,
proteggere e stringere a sé stessa tutte le donne. Parla con loro, come a sua
madre. Si annulla e riesce stringere i denti e a ridere, anche se con dolore.
La regia di Jacopo Squizzato ci restituisce un testo che mostra, senza mezze
misure, la complessità dell’universo che si cela dietro il mondo della
prostituzione, con l’ironia che da sempre caratterizza i testi della Maraini.
Sulla
scena solo una panca, spostata, sollevata, che diventa letto, poltrona,
sostegno, spina dorsale. E una luce che veste e disegna i corpi sconfitti di
queste donne e ne scandisce i racconti: ce le regala esuberanti e tormentate
per poi celarle, in un attimo, esposte e intime.
L’argomento potrebbe trovarci distanti, giudicanti, colti sul vivo. Eppure restiamo implicati, coinvolti e anche riconoscenti. E questo accade perché ci sorprendiamo ancora della bellezza che sboccia e incrina il muro di ingiustizia che condanna la vita di alcuni. Quell’inspiegabile forza disperata che ci strappa alle brutture della vita e ci battezza, ancora, alla nostra umanità tenace di amore e di speranza.
L’argomento potrebbe trovarci distanti, giudicanti, colti sul vivo. Eppure restiamo implicati, coinvolti e anche riconoscenti. E questo accade perché ci sorprendiamo ancora della bellezza che sboccia e incrina il muro di ingiustizia che condanna la vita di alcuni. Quell’inspiegabile forza disperata che ci strappa alle brutture della vita e ci battezza, ancora, alla nostra umanità tenace di amore e di speranza.
Di Francesco Spiedo e Simone Somma
Con Roberto Ormanni, Antonio Tatarella, Simone Somma, Rossella Luongo
Regia Simone Somma
Musiche originali: Roberto Ormanni & il Quartet
Audio
Luci Chiara Aprea
Enrico è alle prese con il suo romanzo, quello che gli
cambierà la vita: non più bistrattato e sfortunato scrittore di necrologi che
per sbarcare il lunario serve panini al fast food ma grande e riconosciuto
scrittore. Ma com’è che si diventa scrittori? Boris è la creazione di Enrico,
un suo alter ego, la proiezione di quello che l’autore vorrebbe. Eppure non è
burattino, non esegue alla lettera i comandi dell’autore e le battute che questi
gli scrive le reinterpreta provando ad essere sé stesso. Si può essere davvero
se stessi?
Anna invece è
la ragazza di Enrico ma i due sono sul punto di lasciarsi. Anna è nella
creazione di Enrico anche la ragazza di Boris ma neppure tra loro due le cose
funzionano. Le storie d’amore sono l’una il riflesso dell’altra, Anna è quello
che sono Boris ed Enrico ma in un corpo solo. Per amore quanto è possibile
sopportare le follie dell’amato? Sullo sfondo un musicista compone le sue
canzoni, scrive e canta di questo gioco delle parti che è la vita. È forse lui
il creatore di tutto quello che stiamo vivendo? Chi è vero e chi è falso? Chi
esiste sul serio e chi è soltanto un’invenzione? La convivenza tra Enrico e
Boris attraversa delle fasi che sono sì quelle creative di un rapporto
creatore-creazione ma allo stesso tempo quelle di due amici, di un padre e un
figlio: complicità e simbiosi prima, distacco e lotta poi. Così Anna lascia
Enrico, sbattendolo fuori di casa e negandogli ciò di cui tutti abbiamo bisogno:
il riconoscimento. Così Enrico imprigiona Boris, negandogli l’amore della sua
Anna, nel disperato tentativo di controllare la realtà. Eppure, neppure così,
si può essere felici.
20 – 21 – 22 Dicembre “Le donne del
Commendatore” - commedia
Di Stefania Ventura
Regia di Gino Matrunola. Con Stefania Ventura
Nel testo teatrale “Le donne
del commendatore” si focalizzano i personaggi femminili dei copioni scritti da
Eduardo Scarpetta nei primi del ‘900 fino ad arrivare alle donne degli anni
40/50 dei Fratelli De Fiippo (Titina, Peppino ed Eduardo). A condurre lo strano
dialogo è un bizzarro personaggio femminile napoletano degli anni ‘80. La
prima delle protagoniste è ragazza dei bassi napoletani che aspira al successo
mediatico, creato dalla penna di Luigi De Filippo.
Nel gioco teatrale, i
personaggi fuoriescono dai loro copioni originali e non parlano più con le
parole dei loro autori ma raccontano a modo loro i disagi che hanno affrontato
nei testi originali. Si ribellano alla vita difficile che hanno condotto
e desiderano cambiare i finali delle commedie a cui appartengono.
Stefania Ventura, attrice di grande
esperienza, saprà dare la voce a queste donne della tradizione. Donne mature
che sanno rinunciare, per il quieto vivere della famiglia, all’amore e al loro
pieno potere.
10 – 11 – 12
Gennaio “Gaia” – monologo tragicomico
Di Stefania Ventura
Regia di Luca Negroni con Stefania Ventura.
Nel corso di una notte, Gaia,
una buffa donna, si sveglia come al solito tra un incubo e l’altro. Da quando hanno
razionato l’acqua a causa della crisi idrica vive da giorni un forte disagio. È
informata sul tema dei mutamenti climatici ed è scioccata dopo avere letto
l’enciclica di Papa Francesco.
Gaia, senza rendersene conto è
entrata in ansia: è convinta che si estinguerà assieme a tutti gli esseri
viventi a causa del riscaldamento globale. Ogni notte, dopo ogni incubo, in cui
dialoga con improbabili personaggi come una grande alga del lago di Ciad che si
è ammalata per il caldo, poi si sveglia e con ritmo serrato sviscera il suo
canto interiore da buffa arrabbiata, parlando al mondo, immaginando che esso
l’ascolti.
Gaia si rivolge spesso
direttamente al pubblico reale, guardando negli occhi e identificandolo come “il
mondo” o “parte del mondo” che il personaggio Gaia immagina. Ma nel corso di
questa notte succede qualcosa di speciale, dovuta alla presenza del suo personale
Daimon e chissà come andrà a finire.
1 Febbraio “La
Maison de Lolà” - varietà
Regia di Brenda Monticone Martini.
Coreografie di Lola Lustrini con artisti che annunceremo in prossimità di ogni
appuntamento.
La
maison de Lolà è il format di varietà più frizzante del Teatro Ivelise, una
miscela esplosiva fatta di: Burlesque, Boylesque, Cabaret e musica dal vivo!
Ad accogliere gli
ospiti nel salotto della Maison, saranno personaggi bizzarri, un po’ francesi,
di altre epoche: il custode e la padrona di casa, artisti stravaganti
provenienti da tutto il mondo e special guest della serata. Tra gli ospiti speciali gli
Allievi dell'Academiè dell'Ivelise, che avremo il piacere di conoscere,
scoprire, in tutte le sfumature di rosa e azzurro!
Il salotto della
Maison sarà un logo magico per vivere storie di personaggi incantevoli e
viaggiare tra le piume e l'ironia del favoloso mondo del Burlesque, Boylesque e
della musica di altri tempi, come il jazz e lo swing.
9 Febbraio “Chi
ha ucciso mio padre” – monologo drammatico
Scritto
e diretto da Massimo Stinco, dal romanzo omonimo di Edouard Louis.
Con
Massimiliano Raboni
Dedicato
a Xavier Dolan
“Chi ha ucciso
mio padre” è ispirato all’omonimo romanzo autobiografico del giovanissimo
scrittore francese Edouard Louis ed è il mio secondo appuntamento con la
scrittura di questo ragazzo, dalla cui seconda opera ho tratto uno spettacolo
due anni fa intitolato “La Violence”. Anche questa volta si tratta di un
monologo e anche questa volta si tratta di una tematica alquanto e tristemente
attuale come l’omofobia, il pregiudizio, l’ignoranza, la mascolinità
obbligatoria e soprattutto il rapporto conflittuale fra un figlio gay e un
padre omofobo.
Edouard torna
nella casa del nord della Francia (notoriamente una zona povera e chiusa) dove
ha vissuto con la famiglia prima di trasferirsi a studiare a Parigi.
La casa è vuota.
La sua famiglia non abita più lì. Una poltrona davanti alla tv. Quella poltrona
dove suo padre sedeva ogni sera per guardare partite di calcio e programmi demenziali.
Edouard parla
con lui, con suo padre, come se fosse ancora lì. Trova finalmente, ma troppo
tardi, il coraggio di aprirsi, di dirgli tutto, di ricordare episodi del
passato quando era poco più che adolescente ed era ignorato da questo padre
apparentemente senza cuore e senza sensibilità. Rievoca ricordi, momenti,
giornate, cene insieme in quella casa. Fino a quella famosa cena che trasformò
tutto in tragedia e in cui suo padre perse la vita.
Questo
spettacolo prosegue la mia personale “battaglia teatrale” contro l’omofobia e
per la difesa di tutti quei giovani gay che ancora oggi soffrono in silenzio
perché “colpevoli” di essere attratti da ragazzi dello stesso sesso. Sofferenza
che spesso ahimè conduce al suicidio. È il mio modo per dar loro una voce, per
dare l’opportunità di potersi immedesimare in situazioni e storie che li
riguardano. “Tutto il mondo è paese” si dice.
20 – 21 – 22 –
23 Febbraio “IveliseCineFestival”
Il festival di
cortometraggi e documentari, arrivato alla sua quinta edizione, si articolerà
in tre giornate di proiezioni della programmazione delle opere in concorso, dal
20 febbraio al 22 febbraio, mentre domenica 23 febbraio si svolgerà la
premiazione delle opere vincitrici con, a seguire, la tavola rotonda di
“chiusura festival”, tra concorsisti, addetti stampa, membri della giuria e
vincitori del festival.
L’evento è
prodotto dal Teatro Ivelise e dall’Associazione Culturale Allostatopuro,
patrocinato dalla Regione Lazio, da ACSI e Metis Teatro e organizzato in
collaborazione con il Caffè Letterario Mangiaparole, il Teatro Kopó e Il
Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno.
28 – 29 Marzo “Psiche e Doppia Panna” -
commedia
Scritto
da Donatella Mei in collaborazione con Carolina De Santis
Con Donatella Mei e Alessandra Izzo
Carmela
Picozzi, psichiatra e psicoterapeuta, docente universitaria e autrice di
diversi trattati - in realtà esaltata e cialtrona - espone ai dottorandi in
psicoanalisi il risultato delle sue ultime ricerche introducendo una seduta
dimostrativa con la paziente Flaminia Tascagna in Noce, una paziente un po’ folle, visionaria,
benestante e con sensi di colpa che si esprimono attraverso inibizioni verbali
e colpevolizzazioni gastronomiche al punto da non riuscire a pronunciare il
gusto di gelato che desidera ardentemente: la castagna.
I
dialoghi surreali e le improbabili sedute di ipnosi sono scandite dallo squillo
personalizzato di un cellulare: squillo o pubblicità? La seduta/spettacolo si posiziona tra
il teatro dell'assurdo, il grottesco e il comico, e si snoda tra definizioni
apparentemente analitiche e simulazioni zabaioniche fino ad arrivare alla
visione trascendente: La Madonna del Castagno, superarla e rassegnarsi al fatto
che non si guarisce mai del tutto.
Cast: Giorgio Gori e Luisa Pellino e
attori da definire
Regia di Giorgio Gori
Coreografie di Luisa Pellino
Giorgio Gori e
Luisa Pellino divisi da un muro, un po’ come il muro di Berlino. Un muro tra
uomo e donna, le difficoltà di comunicazione, il modo di vedere la vita
attraverso la comicità di Giorgio Gori e la danza di Luisa Pellino. Gori
attraversa il palcoscenico raccontando i suoi aneddoti sulle donne, i suoi
amori, recitando qualche verso di poesie di Eduardo, Di Giacomo, Viviani. Luisa
Pellino rappresenta la grazia, la delicatezza dell’universo femminile, la
voglia di abbattere questo muro e di volare verso la libertà con la sua danza.
Uno spettacolo comico e di riflessione. Giorgio Gori butta giù la quarta parete
e comunica con il pubblico affrontando temi divertenti ma con un pizzico di
riflessione verso questo muro immaginario tra un uomo ed una donna che deve
essere assolutamente abbattuto come il muro di Berlino.
6 Giugno “La
Maison de Lolà” – burlesque e varietà
Regia di Brenda Monticone Martini.
Coreografie di Lola Lustrini con artisti che annunceremo in prossimità di ogni
appuntamento.
La
maison de Lolà è il format di varietà più frizzante del Teatro Ivelise, una miscela
esplosiva fatta di: Burlesque, Boylesque, Cabaret e musica dal vivo!
Ad accogliere gli
ospiti nel salotto della Maison, saranno personaggi bizzarri, un po’ francesi,
di altre epoche: il custode e la padrona di casa, artisti stravaganti
provenienti da tutto il mondo e special guest della serata. Tra gli ospiti speciali gli
Allievi dell'Academiè dell'Ivelise, che avremo il piacere di conoscere,
scoprire, in tutte le sfumature di rosa e azzurro!
Il salotto della
Maison sarà un logo magico per vivere storie di personaggi incantevoli e
viaggiare tra le piume e l'ironia del favoloso mondo del Burlesque, Boylesque e
della musica di altri tempi, come il jazz e lo swing.