A distanza di 100 anni si ammira ancora Il Trittico di Puccini
di Gabriele Isetto
Per
il 64° Festival Puccini di Torre del Lago è andato in scena Il Trittico composto da tre atti unici: Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi. Questo trittico, non
molto rappresentato nel teatro “casa” del compositore lucchese, è stato
proposto perché quest’anno ne ricorre il centenario dalla prima
rappresentazione, avvenuta il 14 dicembre 1918 al Teatro Metropolitan di New
York.
Sul
palcoscenico è stato ospitato l’’allestimento dell’Opera di Stato di Budapest,
che vede alla regia l’ungherese Ferenc Anger. Sul podio, a dirigere l’Orchestra
della Toscana, il giovane Jacopo Sipari di Pescasseroli che ha reso omaggio a
Puccini rispettando fedelmente la partitura.
Gianni Schicchi |
Per
la bella scenografia, proveniente anch’essa dall’Opera di Budapest, è stato
creato un ambiente che potesse essere utilizzato per tutte e tre le opere: una
grande struttura a due piani, che è stata arricchita di elementi caratterizzanti
ogni opera: nel primo caso vediamo la barca dove si svolge Il Tabarro; nel secondo per Suor
Angelica una grande scalinata domina la scena circondata da piante con una
fontana al centro a ricordare il chiostro di un convento; nel terzo nel Gianni Schicchi un grandissimo letto a
baldacchino è il punto focale.
Suor Angelica |
Molto
particolare e suggestiva la realizzazione del finale di Suor Angelica. La storia narra di una fanciulla, costretta dalla
famiglia a prendere i voti perché causa di disonore avendo dato alla luce un
figlio illegittimo; quando viene a sapere della morte del figlioletto, decide
di avvelenarsi ma in punto di morte chiede perdono e si compie il miracolo: le
appare la Vergine che spinge verso di lei suo figlio. L’apparizione è stata
resa da una forte invasione di luce, mentre il numerosissimo coro delle Voci
Bianche del Festival Puccini, guidato da Viviana Apicella, si stringe coreograficamente
attorno alla morente Suor Angelica.
Trovandosi
davanti a tre atti unici, con diverse tonalità e personaggi, il cast è stato
notevolmente numeroso e tra tutti gli interpreti hanno spiccato: Silvana Froli
(Giorgetta in Il Tabarro), Estefan
Florin (Michele in Il Tabarro),
Vitaliy Kovalchuk (Luigi in Il Tabarro)
e Annunziata Vestri (La Frugola in Il
Tabarro e la zia Principessa in Suor
Angelica), Donata D’annunzio Lombardi (Suor Angelica), Bruno De Simone
(Gianni Schicchi) e Elisabbetta Zizzo (Lauretta in Gianni Schicchi).
Il Tabarro |
Tutti
i canti hanno indossato i costumi dell’Opera di Budapest: nella prima opera si
passa dai vestiti dei marinai ad abiti parigini; nella seconda prevale il colore
del bianco delle tonache delle suore; nella terza abbiamo forse i costumi
migliori, tutti in stile del 1200.
Nonostante
la lunga serata, quasi quattro ore, lo spettacolo è risultato godibile e merita
di essere visto per celebrarne appunto il centenario.