Sabato 19 maggio al Teatro Filarmonico di Verona Cocerto straordinario per Rossini
CONCERTO STRAORDINARIO PER I 150 ANNI
DALLA SCOMPARSA DEL COMPOSITORE
DALLA SCOMPARSA DEL COMPOSITORE
PETITE MESSE SOLENNELLE
DI GIOACHINO ROSSINI
DI GIOACHINO ROSSINI
TEATRO FILARMONICO DI VERONA
SABATO 19 MAGGIO 2018 ore 20.00
SABATO 19 MAGGIO 2018 ore 20.00
Sabato 19 maggio alle ore 20.00 al Teatro Filarmonico di
Verona Fondazione Arena intende celebrare i 150 anni dalla scomparsa di
Gioachino Rossini con una serata speciale, che prevede l’esecuzione da parte
del Coro dell’Arena di Verona di uno dei capolavori del grande compositore di
Pesaro nella sua versione originale: la Petite
Messe Solennelle per soli, coro, due pianoforti e harmonium, considerata il suo testamento spirituale.
Dal podio il Maestro del Coro areniano Vito Lombardi
dirigerà Francesca Tiburzi, Alessia Nadin, Leonardo Ferrando e Christian Senn nelle
parti solistiche, oltre a Edoardo Maria Strabbioli e Vittorio Bresciani
impegnati al pianoforte con, eccezionalmente, il Sovrintendente Cecilia Gasdia
all’harmonium.
Capolavoro della vecchiaia di Gioachino Rossini ritiratosi a vivere in Francia, la Petite Messe Solennelle è tra le composizioni che rompono il silenzio che aveva seguito il Guillaume Tell e nasce a Passy nel 1863; viene quindi eseguita per la prima volta in forma privata nella casa degli amici Conte e Contessa Pillet-Will il 14 marzo del 1864, nella versione per due pianoforti e harmonium – che potremo ascoltare al Filarmonico – e che Rossini orchestrerà successivamente nel 1867. Definita da egli stesso «le dernier Péché mortel de ma vieilesse» (l’ultimo peccato mortale della mia vecchiaia) nella dedica a Dio che accompagna il manoscritto, la composizione si configura tutt’altro che petite, ma come un lavoro sacro di grande impegno ed ampie proporzioni, «un canto di grande tensione emotiva e di terrena passionalità» (Alberto Zedda). L’apparente contraddizione tra petite e solennelle spiega quindi il senso della partitura: da una parte una professione di umiltà nei confronti del divino, come emerge dalla dedica, e il carattere intimo di una religione espressa senza squilli di tromba, che traspare dalla scelta di un organico essenziale, al limite dello scarno; dall’altra l’ambiziosa profondità dei contenuti musicali, che fa supporre che il compositore mirasse a inscrivere la sua Messa tra le grandi opere sacre della tradizione liturgica occidentale.
«La Petite Messe Solennelle – spiega Vito
Lombardi che, al Filarmonico, dirigerà la composizione – è un itinerario spirituale nella musica
di Rossini, che lascia aperte infinite direzioni senza confini. Rossini, uomo
agnostico se non ateo, si lascia intravedere nella sua dicotomica essenza di
uomo brillante, acuto, gaudente ma anche ansioso, depresso, ipocondriaco,
timoroso del pericolo e della morte. La Petite Messe apre
uno squarcio di abissi intimi e profondi a cui si accompagna il sorriso ironico
di un uomo quasi sopraffatto dalla celebrità, che cerca la vera pace interiore».
La partitura, inoltre, concilia le modalità antiche
della composizione sacra e la musique de l’avenir, unendo in una linea
ideale «la tradizione della musica che da Bach sarebbe approdata a Stravinskij»
(Bruno Cagli). Questo emerge prima di tutto nella scelta dell’organico
strumentale e nell’impego dell’harmonium, che ammorbidisce il suono del
pianoforte e fornisce colore sacrale a una partitura che, con un richiamo a cadenze
popolari, tende a sconfinare nel profano, e in una vocalità che abbandona il
virtuosismo belcantistico per prediligere il canto significante. Inoltre, la
scrittura di Rossini è notevolmente eterogenea ed ogni brano, per le sue
caratteristiche formali, ha la necessità di essere contraddistinto da un timbro
particolare, che va dalle sonorità più chiare e trasparenti proprie della
musica da camera a momenti più operistici.
Al Filarmonico le parti solistiche sono
affidate alle importanti voci di livello internazionale di Francesca Tiburzi (soprano),
Alessia Nadin (contralto), Leonardo
Ferrando (tenore) e Christian Senn (basso), che
spiccheranno insieme al Coro dell’Arena
di Verona.
Ai pianoforti troviamo due grandi interpreti
nati artisticamente a Verona, Edoardo
Maria Strabbioli e Vittorio
Bresciani che, insieme al Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia impegnato all’harmonium, intendono omaggiare la città
e gli spettatori del Teatro Filarmonico con l’esecuzione a titolo gratuito di
questo importante lavoro rossiniano.
Per informazioni e biglietti: www.arena.it
Informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona
Biglietti
Prezzi (posto unico numerato) € 12,00 intero e € 5,00 ridotto
Biglietteria Arena
di Verona
Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Tel. 045 596517 - Fax 045 8013287 - Call
center 045 8005151
Orari
da lunedì a venerdì 10:15-16:45
sabato 09:15-12:45
Biglietteria Teatro
Filarmonico
Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
Tel. 045 8002880 -
Fax 045 8013266
Orari nei giorni
senza spettacolo
da lunedì a venerdì 12:00-17:45
sabato 10:00-12:45
Orari nei giorni di
spettacolo
da martedì a sabato 12:00-fino a inizio spettacolo
domenica 10:00-fino
a inizio spettacolo