La Mostra: Gioachino Rossini al Teatro alla Scala
In occasione del 150° anniversario della scomparsa del
Pesarese il Teatro allestisce
al Museo Teatrale una mostra a cura di Pier Luigi
Pizzi che ripercorre fortuna
e allestimenti scaligeri delle sue opere. Dal 17
aprile al 30 settembre.
Gioachino Rossini, “il Giove della musica” (la definizione è di
Meyerbeer), nasce a Pesaro il 29 febbraio 1792 e si spegne a Passy presso
Parigi il 13 novembre 1868. Il Teatro alla Scala, che con il suo Direttore
Musicale Riccardo Chailly ha ricordato il grande compositore riportando in
scena La gazza ladra nella scorsa
stagione ed eseguendo la Messa per
Rossini dedicatagli dai compositori italiani, torna a celebrarne la figura
nel 150° anniversario della morte con una mostra presso il Museo Teatrale alla Scala
L’esposizione, dal titolo “Gioachino Rossini al Teatro alla Scala”,
sarà aperta al pubblico dal 17 aprile al
30 settembre ed è curata da Pier Luigi
Pizzi, uno dei protagonisti di maggior rilievo della scena teatrale
italiana che ha firmato alcuni tra i più importanti allestimenti rossiniani
realizzati alla Scala e in tutto il mondo dal Dopoguerra a oggi. La mostra è
realizzata con il sostegno di Edison e di Treccani.
Il percorso espositivo, che
comprende oltre 100 opere, coinvolge per la prima volta tutto il Museo,
inaugurando la nuova illuminazione realizzata in collaborazione con Edison.
Nelle sale del primo piano saranno le luci a raccontare la figura e la musica
di Rossini evidenziando i numerosi ritratti e cimeli già presenti nelle
collezioni, ai quali si aggiungeranno nuovi elementi tra i quali il manoscritto
di Tancredi. Gli spazi della
Biblioteca “Livia Simoni” ospiteranno invece un percorso attraverso gli
allestimenti scaligeri delle opere di Rossini, da Sanquirico alla recente Gazza
ladra di Salvatores attraverso storici spettacoli firmati tra gli altri da Benois, Ponnelle (sarà ricostruita in scala ridotta la scenografia de
L’italiana in Algeri con i costumi originali), Ronconi e Pizzi.
Anche
il Bookstore del Museo sarà dedicato
alla mostra e alla figura di Rossini, e in particolare alla presenza costante
del Pesarese nei più diversi campi della cultura, dal cinema al costume alla
gastronomia