Le serie televisive: un mondo tutto da (ri)scoprire

di Gabriele Isetto


L’universo delle serie televisive è talmente immenso che è quasi impossibile seguirle tutte, ognuno di noi deve fare una scelta e il catalogo della mostra #Serialmania. Immaginari narrativi da Twin Peaks a Squid Game, visitabile fino al 24 febbraio al Museo Nazionale del Cinema di Torino, ci aiuta proprio a fare questo: a far conoscere ed a invogliare a guardare alcune serie tv invece di altre.
Il piccolo, ma esaustivo volume, curato da Luca Beatrice e Luigi Mascheroni, propone un viaggio nel mondo delle serie e delle fiction soffermandosi anche sulla loro storia ed è molto utile per condividere e far eventualmente conoscere una serie di titoli che hanno segnato e influenzato il panorama culturale degli ultimi decenni.
Tutto inizia nel 1991 quando su Canale 5 venne trasmessa la prima puntata di Twin Peaks e siccome non esisteva ancora lo streaming dove rivedere l’episodio, per non perdere l’appuntamento, bisognava rimanere a casa oppure registrare l’evento su vhs, grazie ai vecchi videoregistratori. Oggi le “regole” sono cambiate, grazie appunto allo streaming, che arriva quasi a fare concorrenza al cinema, basti pensare che durante la pandemia di COVID-19 lo streaming ha avuto un grande aumento. Il pubblico infatti passa ore e ore prima di scegliere quale film o serie guardare e su quale piattaforma, avendo l’imbarazzo della scelta: Disney+, Netflix, Prime Video ecc.
Un argomento che ho trovato molto interessante durante la lettura di questo catalogo riguarda tutto il lavoro che c’è dietro a una serie, toccando due punti fondamentali. In primis, cosa che oggi va molto di moda, usare l’espediente di lasciare aperti i finali delle serie e questo ha i suoi pregi e i suoi difetti perché crea indubbiamente aspettative ma, nel caso in cui una serie non venga rinnovata nessuno conoscerà mai la conclusione delle storie dei personaggi. Il secondo punto che ho trovato interessantissimo riguarda il fatto che i veri protagonisti che creano le serie, non sono tanto i registi, ma gli autori con la A maiuscola; infatti è grazie a loro se i personaggi, i luoghi e le azioni vengono ricordate dagli spettatori.
Il catalogo della mostra, dopo aver fatto un breve excursus dalla nascita degli sceneggiati televisivi (come si chiamavano un tempo) ad oggi, sceglie dodici serie tv e per ognuna il lettore può vedere le foto dai vari set e conoscere la relativa trama: Twin Peaks, Friends, Sex and the City, I Simpson, E.R. Medici in prima linea, House of Cards, Breaking Bad, The Crown, Romanzo Criminale, Mare fuori, Game of Thrones e Squid Game.
Insomma, il mio consiglio è quello di correre al Museo Nazionale del Cinema di Torino, visitare la mostra e comprare il bellissimo catalogo a corredo dell’esposizione.

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