Franco Zeffirelli al Maggio Musicale Fiorentino
di
Gabriele Isetto
Lo
scorso anno la casa editrice Edifir, in collaborazione con il Teatro del Maggio
Musicale Fiorentino, pubblicò un volume dedicato a Emanuele Luzzati. Quest’anno la collaborazione tra casa
editrice e Teatro continua con la stampa di un secondo libro, stavolta
incentrato sulla figura del regista di fama mondiale, Franco Zeffirelli. La
pubblicazione è anche un modo per festeggiare il centenario della nascita di
questo grande artista.
Dopo
i saluti istituzionali di Onofrio Cutaia (Commissario straordinario per il
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) e di Pippo Zeffirelli (Presidente della
Fondazione Franco Zeffirelli), il volume si apre con un esaustivo ed
interessante saggio di Manuel Rossi, curatore dell’Archivio Storico del Teatro
del Maggio, che si incentra sull’importanza
della collaborazione tra il Maestro ed il Teatro fiorentino, ricostruita grazie
a carteggi intercorsi tra Zeffirelli ed i vari collaboratori ed altri
importanti documenti conservati in Archivio.
Si prosegue poi con i due bei saggi di Caterina d’Amico e Luciano Alberti. Entrambi ci raccontano di due aspetti fondamentali che hanno influenzato tutta la carriera di Franco Zeffirelli: l’amore che egli ebbe per la storia dell’arte in generale ed in particolare per le bellezze della sua città natale e contestualmente lo studio della scenografia, punto fondamentale nei suoi lavori; Zeffirelli infatti descriveva le sue scenografie come «città ideali».
Finalmente poi si entra “nel vivo” del volume, dove vengono analizzati quattro spettacoli che il Maestro allestì per il Maggio Musicale Fiorentino. Ovviamente non voglio fare anticipazioni ma solleticare la vostra curiosità, che potrete soddisfare solo acquistando il libro, per scoprire tutti i segreti legati a questi spettacoli.
Il primo è Trolio e Cressida di Shakespeare, andato in scena nel 1949 nel Giardino di Boboli. Lindita Adalberti, autrice del saggio, ci racconta lo spettacolo fin dalla sua ideazione: 1000 metri quadri di scenografia, un ponte levatoio, delle tende per il campo di battaglia. Insomma, sicuramente avrà lasciato a bocca aperta gli spettatori dell’epoca.
Maria Alberti, invece, analizza l’Euridice in scena sempre nel Giardino di Boboli nel 1960. Anche questo spettacolo ebbe un grande successo, con bellissimi costumi e una grandiosa scenografia.
Proseguendo nella lettura, Diego Fiorini si concentra invece sulla parte del costume di scena, in particolare gli abiti creati per La Lupa di Giovanni Verga (Teatro della Pergola, 1965). Come tutti sanno, questa famosa novella del Verga si svolge in Sicilia ed infatti la costumista Anna Anni fece un viaggio sull’isola proprio per studiare gli usi ed i costumi di quella regione: da qui nacquero gli abiti per questo spettacolo.
Il ciclo si chiude con un’altra testimonianza di Maria Alberti che esamina La Traviata, andata in scena nel 1984 al Teatro Comunale di Firenze. Questo è il titolo preferito da Zeffirelli e infatti decise di rispettare alla lettera sia il libretto di Francesco Maria Piave, sia la musica di Giuseppe Verdi.
Questo interessantissimo ed esaustivo libro è arricchito da un grande apparato iconografico (bozzetti, figurini e foto di scena), da una dettagliata cronologia degli spettacoli creati da Zeffirelli per il Maggio Musicale e da una breve intervista a questo grande regista.
Si prosegue poi con i due bei saggi di Caterina d’Amico e Luciano Alberti. Entrambi ci raccontano di due aspetti fondamentali che hanno influenzato tutta la carriera di Franco Zeffirelli: l’amore che egli ebbe per la storia dell’arte in generale ed in particolare per le bellezze della sua città natale e contestualmente lo studio della scenografia, punto fondamentale nei suoi lavori; Zeffirelli infatti descriveva le sue scenografie come «città ideali».
Finalmente poi si entra “nel vivo” del volume, dove vengono analizzati quattro spettacoli che il Maestro allestì per il Maggio Musicale Fiorentino. Ovviamente non voglio fare anticipazioni ma solleticare la vostra curiosità, che potrete soddisfare solo acquistando il libro, per scoprire tutti i segreti legati a questi spettacoli.
Il primo è Trolio e Cressida di Shakespeare, andato in scena nel 1949 nel Giardino di Boboli. Lindita Adalberti, autrice del saggio, ci racconta lo spettacolo fin dalla sua ideazione: 1000 metri quadri di scenografia, un ponte levatoio, delle tende per il campo di battaglia. Insomma, sicuramente avrà lasciato a bocca aperta gli spettatori dell’epoca.
Maria Alberti, invece, analizza l’Euridice in scena sempre nel Giardino di Boboli nel 1960. Anche questo spettacolo ebbe un grande successo, con bellissimi costumi e una grandiosa scenografia.
Proseguendo nella lettura, Diego Fiorini si concentra invece sulla parte del costume di scena, in particolare gli abiti creati per La Lupa di Giovanni Verga (Teatro della Pergola, 1965). Come tutti sanno, questa famosa novella del Verga si svolge in Sicilia ed infatti la costumista Anna Anni fece un viaggio sull’isola proprio per studiare gli usi ed i costumi di quella regione: da qui nacquero gli abiti per questo spettacolo.
Il ciclo si chiude con un’altra testimonianza di Maria Alberti che esamina La Traviata, andata in scena nel 1984 al Teatro Comunale di Firenze. Questo è il titolo preferito da Zeffirelli e infatti decise di rispettare alla lettera sia il libretto di Francesco Maria Piave, sia la musica di Giuseppe Verdi.
Questo interessantissimo ed esaustivo libro è arricchito da un grande apparato iconografico (bozzetti, figurini e foto di scena), da una dettagliata cronologia degli spettacoli creati da Zeffirelli per il Maggio Musicale e da una breve intervista a questo grande regista.