Thanks for vaselina: il controcanto degli “ultimi”
di
Gabriele Isetto
A
10 anni dal suo debutto, lo spettacolo Thanks
for vaselina della Carrozzeria Orfeo, ha fatto il suo ritorno sui
palcoscenici ed è stato ospitato al Teatro Goldoni di Livorno. Possiamo
affermare che la Compagnia ha un ottimo rapporto con la città e lo prova il
fatto che molto spesso i loro spettacoli, applauditi e apprezzati, fanno tappa
nella nostra città.
Come
sempre le trame originali di Carrozzeria Orfeo toccano tematiche profonde e non
facili; e anche in questo caso ci troviamo davanti a uno spettacolo semi-serio
che affronta, anche con il sorriso, argomenti come la solitudine dell’uomo che
viene illuso, deriso e sfruttato.
L’atto unico, della durata di circa 90 minuti, scorre molto bene senza avere pause o battute d’arresto. Questo è dovuto sia alla storia sia alla bravura dei cinque attori che vediamo recitare. L’azione si svolge durante una guerra in cui gli USA vogliono bombardare il Messico distruggendo tutte le piantagioni di droga. Fil (un convincente Gabriele Di Luca che sa tenere la scena) e il suo amico Charlie (Massimiliano Setti, che insieme a Di Luca fa sorridere gli spettatori in questa tragi-commedia) coltivano nel loro appartamento moltissima marijuana tentando di esportarla dall’Italia in Messico. Nella vita dei due ragazzi entrerà anche Wanda (la bravissima Carlotta Crolle, forse il personaggio più simpatico) una ragazza di trent’anni ma che purtroppo è obesa e molto insicura di sé. Tutto però si complica quando entrano in scena i genitori di Fil: Annalisa (Pier Luigi Pasino, che sa reggere perfettamente la scena interpretando il padre che però nel tempo ha compiuto una transizione sessuale) e Lucia (Sonia Barbadoro, una brava attrice con un’ottima mimica soprattutto facciale).
L’atto unico, della durata di circa 90 minuti, scorre molto bene senza avere pause o battute d’arresto. Questo è dovuto sia alla storia sia alla bravura dei cinque attori che vediamo recitare. L’azione si svolge durante una guerra in cui gli USA vogliono bombardare il Messico distruggendo tutte le piantagioni di droga. Fil (un convincente Gabriele Di Luca che sa tenere la scena) e il suo amico Charlie (Massimiliano Setti, che insieme a Di Luca fa sorridere gli spettatori in questa tragi-commedia) coltivano nel loro appartamento moltissima marijuana tentando di esportarla dall’Italia in Messico. Nella vita dei due ragazzi entrerà anche Wanda (la bravissima Carlotta Crolle, forse il personaggio più simpatico) una ragazza di trent’anni ma che purtroppo è obesa e molto insicura di sé. Tutto però si complica quando entrano in scena i genitori di Fil: Annalisa (Pier Luigi Pasino, che sa reggere perfettamente la scena interpretando il padre che però nel tempo ha compiuto una transizione sessuale) e Lucia (Sonia Barbadoro, una brava attrice con un’ottima mimica soprattutto facciale).
Adeguata
alla storia la scenografia di Lucio Diana, che riproduce l’appartamento di Fil
e Charlie. Gli spettatori avranno sicuramente notato la piccolezza di questa
scena su un grande palcoscenico. Ebbene non è stato fatto di proposito: come
detto prima, lo spettacolo era nato nel 2013 per essere portato in un piccolo
teatro.
Gli
spettatori hanno applaudito e richiamato più volte sul palcoscenico gli attori,
che hanno ringraziato la città di Livorno per averli accolti.