I costumi e le scene nell'attualizzazione del melodramma
In questo saggio posto la mia attenzione su
Giuseppe Verdi, non su tutta la sua produzione, ma su Macbeth, Otello e
Falstaff privilegiando il rapporto tra costumi, scene e attualizzazione del
melodramma. Inizialmente ho esposto il clima culturale in cui si svilupparono
le composizioni verdiane, poi ho presentato un percorso storico critico del
costume e delle scenografie a partire dal 1600, e successivamente ho analizzato
le differenze tra i drammi shakespeariani e i libretti. Ho quindi esaminato
l’operato dei direttori d’orchestra e dei primi registi e con un veloce
excursus, tre diverse visioni per ognuna delle opere, abbracciando un arco
temporale ampio evidenziando il rapporto tra regia, scene e costumi. Dopo ho
esaminato una messinscena per ogni titolo prescelto, spaziando dal classico al
moderno fino al contemporaneo, privilegiando l’aspetto visivo degli spettacoli:
il Macbeth di Dario Argento, l’opera e il film-opera Otello di Franco
Zeffirelli ed il Falstaff di Luca Ronconi. Mi sono interrogato se sia giusto
che il melodramma venga snaturato da alcuni registi tra i quali, da diversi
anni, si è diffusa la volontà di rendere contemporaneo ciò che non può esserlo,
perché nel melodramma è sempre possibile rintracciare novità, senza
allontanarsi da ciò che la musica suggerisce.