Emanuele Luzzati al Maggio Musicale Fiorentino: un archivio tutto da scoprire

di Gabriele Isetto



Nel recensire questo prezioso volume dedicato alla personalità del genovese Emanuele Luzzati (1921-2007) ed edito dall’editore Edifir, vorrei partire dalle parole di Alexander Pereira, Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino: «la pandemia ha purtroppo impedito nel 2021 il regolare svolgimento delle celebrazioni che erano state progettate [..] abbiamo pensato di rendere il dovuto omaggio a questo grande uomo di teatro con un originale “100+1”».
Per questo speciale centenario infatti è stato reso omaggio a Luzzati  pubblicando il catalogo curato da Valentina Filice e Manuel Rossi.
Dopo un’accurata e profonda introduzione di  Dora Liscia Bemporad, che ringrazia l’Archivio del Maggio Musicale Fiorentino e racconta brevemente la vita dell’artista, si entra nel vivo del libro grazie ai due esaustivi saggi dei curatori.
Nel primo approfondimento Manuel Rossi sviscera il periodo in cui Maestro lavorò per il Maggio Musicale Fiorentino, precisamente dal 1953 al 1993, prendendo come punto di partenza gli oltre 350 figurini e bozzetti conservati in Archivio. Sempre lo stesso Rossi ci accompagna in un interessantissimo “viaggio” alla scoperta dei segreti dell’Archivio stesso.
Nel secondo saggio, a cura di Valentina Filice, è perfettamente spiegato come lo scenografo ideava i suoi bozzetti e come poi effettivamente essi si trasformavano nelle reali scenografie, lo stesso discorso vale anche per i costumi. In questa sezione del libro vengono presi in esame alcuni spettacoli analizzandone l’aspetto visivo.
Fondamentale per la comprensione dei saggi l’apporto prezioso delle numerose e bellissime immagini, alcune riferite a opere molto conosciute come il Mefistofile di Arrigo Boito, il Nabucco di Giuseppe Verdi e La gazza ladra di Gioachino Rossini, altre di opere meno note come ad esempio la Vergine prigioniera di Gian Francesco Malipiero, I sette peccati di Antonio Veretti e Pollicino di Hans Werner Henze.
Certamente questo è un volume che non può mancare nella biblioteca di uno studioso o appassionato di teatro e musica.

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