L’enigmatico Bianca e Fernando secondo Hugo de Ana
di
Gabriele Isetto
Purtroppo,
a causa di un guasto al macchinario dell’impianto scenico, gli spettatori di
domenica 28 novembre hanno assistito a una messinscena incompleta del
melodramma Bianca e Fernando di
Vincenzo Bellini la cui regia è stata curata dal famoso Hugo de Ana il quale ha
ideato anche la scenografia ed i costumi.
Quest’opera
è fondamentale nella storia del Teatro Carlo Felice perché è il titolo con il
quale venne inaugurato il 7 aprile 1828 e poi pressoché scomparso dai
cartelloni. Oggi è stato riproposto con la lettura di un grande regista che
però non ha fornito note di regia e quindi rimangono enigmatiche alcune scelte
sull’aspetto visivo di difficile comprensione senza una spiegazione. Da quel
poco che si è potuto vedere in questa replica notiamo già un grande cambiamento
nell’epoca in cui la storia è ambientata: invece che nel 1300 ci troviamo in
uno spazio atemporale dato dalla bella scenografia “spaziale” quasi come un
film di Star wars arricchita da alcuni
elementi scenici (come ad esempio il pianoforte di Bianca e il grande
mappamondo). Anche per quanto riguarda i bei costumi è difficile comprendere
l’idea registica perché anch’essi spaziano in varie epoche. A mio parere poco
convincenti i costumi del coro, una via di mezzo tra scienziati di laboratorio e
infermieri covid con tanto di mascherina.
Encomiabile
la prova del direttore Donato Renzetti che si è messo a disposizione dei
cantanti e ben si è destreggiato nella non facile partitura di Bellini, infatti
pur non essendo tra le opere più famose del compositore, ne presenta comunque
le caratteristiche che lo contraddistinguono.
Un
ringraziamento speciale va al maestro del coro Francesco Aliberti che in soli
60 minuti dal verificarsi del problema tecnico, ha dovuto rivedere i movimenti
scenici posizionando il coro, vocalmente molto preparato, sul palcoscenico e
non più in alto come pensato dal regista.
Lo
stesso ringraziamento si può estendere anche al cast che purtroppo ha dovuto limitare
e rivedere in alcune scene la recitazione. Salome Jicia e Giorgio Misseri, nei
ruoli dei protagonisti Bianca e Fernando, entrambi con un ottimo timbro vocale.
Un bel Filippo quello di Nicola Ulivieri che con la sua voce da basso rende al
meglio la malvagità del personaggio. Egregia la prova di Alessio Cacciamani
(Carlo) che ha ricevuto molti e meritati applausi anche se il suo personaggio
appare solo alla fine dell’opera. Veramente bravo Giovanni Battista Parodi (Clemente)
che interpreta un personaggio importate con una bella voce, colui che alla fine
“salva” la situazione. Da nominare anche gli altri bravissimi cantanti che
fanno da contorno in questa vicenda: Elena Belfiore (Viscardo), Carlotta Vichi
(Eloisa) e Antonio Mannarino (Uggero).