Pinocchio diventa un’opera lirica

di Gabriele Isetto


Al Teatro del Giglio di Lucca è andato in scena uno spettacolo in prima assoluta, stiamo parlando di Pinocchio – storia di un burattino che vede coinvolti grandi e piccoli sia in sala che sul palcoscenico. Aldo Tarabella, ex direttore artistico del teatro che ha ospitato l’allestimento, per l’occasione riveste un doppio ruolo: quello di regista e creatore della musica, infatti la messinscena è un’opera lirica e anche se ogni tanto le parole si perdono, come succede spesso nel melodramma quando non si conosce il libretto, la trama è talmente conosciuta che si segue tutto perfettamente.

Buona la direzione del maestro Lorenzo Biagi che ha saputo guidare l’Orchestra dell’ISSM “L. Boccherini” con ritmo incalzante lavorando in sintonia con i cantanti e con il coro delle voci bianche “I cantori di Burlamacco”. Non è semplice inserire dei bambini in un’opera lirica, ma in questo caso è stato fatto un buon lavoro da Susanna Altemura.


Come si sa la storia di Pinocchio vede protagonisti tantissimi personaggi ed in quest’opera troviamo sul palcoscenico sette bravi attori che hanno ben interpretato il loro ruolo, alcuni impegnati in più personaggi: Leonora Tess (Pinocchio); Clemente Antonio Daliotti (Geppetto e Melampo); Piero Terranova (Mastro Ciliegia, Mangiafuoco e Domatore del circo); Giampaolo Franconi (Grillo parlante e Lucignolo); Sara Rocchi (Gatto); Consuelo Gilardoni (Volpe) e Sivlia Lee (Fata Turchina).


Veramente carino l’aspetto visivo sopratutto del primo atto che, grazie alle scene di Enrico Musenich realizzate dall’Atelier di Elio Sanzogni, rendeva bene l’idea del circo, mentre nel secondo tempo le videoproiezioni ci hanno trasportato in altre ambientazioni inerenti alla fiaba. Lo stesso scenografo ha ideato anche i costumi veramente azzeccati, realizzati dal Laboratorio di sartoria della Cooperativa Nanina (Lucca), tutti molto fiabeschi, colorati e astratti (come le scenografie) quasi che si potrebbe pensare a uno spettacolo con delle “tinte” futuriste.
Se vedete nei cartelloni della vostra città questo spettacolo vi consiglio di prenotare i posti e portare i vostri figli a vedere la storia del burattino.
 
Le foto a corredo dell’articolo sono di © Andrea Simi

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