Un’eccellente cast per Viktor und Viktoria


di Gabriele Isetto


Il regista livornese Emanuele Gamba arriva finalmente nella sua città portando in scena, al Cinema Teatro 4 Mori, il suo spettacolo Viktor und Viktoria, divertente commedia musicale scritta da Giovanna Gra, liberamente tratta dall’omonima pellicola del 1934 diretta da Reinhold Schunzel anche se il titolo diventerà poi un cult cinematografico nel 1982 grazie all’interpretazione di Julie Andrews.
La storia è ambientata nella repubblica di Weimar dove la povera attrice Susanne Weber (interpretata da una straordinaria ed istrionica Veronica Pivetti che si cala perfettamente nella parte ottenendo applausi a scena aperta) è alla ricerca di un lavoro nel mondo dello spettacolo. Qui incontra l’immigrato italiano del sud, Vito Esposito (un bravissimo Yari Gugliucci che, essendo napoletano di fatto, interpreta egregiamente questo ruolo) ed insieme decidono di creare il personaggio di “Viktor und Viktoria” che avrà un grande successo in tutta Europa. Durante uno degli spettacoli di Viktor, l’incontro tra Susanne e il conte Frederich Von Stein (un’eccellente Giorgio Borghetti che rende perfettamente le varie sfaccettature del suo personaggio) sarà la scintilla di un amore a prima vista. Veramente bravi anche gli altri tre attori che contribuiscono al successo di questa commedia dove interpretano i membri di una compagnia teatrale: Sergio Mancinelli nel ruolo della brillante baronessa Ellinor Von Pukertin, Nicola Sorrenti è Gerhardt l’attrezzista dai modi asprigni e Roberta Cartocci nel ruolo della simpatica prima ballerina Lilli Shultz.


Orecchiabili e simpatiche le canzoni, tutte musiche originali composte da Maurizio Abeni, che hanno permesso al cast di mettere in luce non solo le loro capacità attoriali ma anche quelle canore. Peccato però che ogni tanto la musica fosse un po’ troppo forte ed il pubblico doveva sforzarsi per  capire le parole.
In questo spettacolo ci si diverte ma si riflette anche perché si concentra su varie tematiche legate periodo storico in cui si svolge la vicenda: la Germania prenazista dove si inizia ad intravedere, attraverso il personaggio di Gerhardt, la persecuzione nei confronti dei gay, uno dei tanti aspetti della follia hitleriana.

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