Successo per il tradizionale allestimento di Ernani al Teatro Verdi di Pisa
di
Gabriele Isetto
Nel
1999 al Teatro Massimo di Palermo andava in scena un allestimento dell’Ernani di Giuseppe Verdi con la regia di
Beppe De Tomasi e oggi, a distanza di vent’anni, questo spettacolo è stato
ripreso dal regista Pier Francesco Maestrini in una coproduzione tra il Teatro
Coccia di Novara e il Teatro Verdi di Pisa che ha ospitato quest’opera.
Il
pubblico ha molto apprezzato questa messinscena elogiando soprattutto l’aspetto
visivo, molto tradizionale con un’imponente e bellissima scenografia e altrettanto
belli gli sfarzosi e colorati costumi, il tutto curato da Francesco Zito. Da
sottolineare soprattutto l’opulenza del secondo atto, ambientato nel salone di
un palazzo, in cui il pubblico ha ammirato grandi vetrate, colonne e statue
equestri, il tutto arricchito dagli eccezionali costumi di velluto e broccato indossati
dai personaggi, che risaltavano ancora di più grazie al buon uso delle luci di
Bruno Ciulli.
Tenendo
conto che Ernani è una delle prime
opere composte da Verdi e che quindi ha una partitura che presenta alcuni
limiti, il direttore d’orchestra Matteo Beltrami ha guidato l’Orchestra della
Fondazione Teatro Coccia in maniera vigorosa ma al contempo sensibile.
Davvero
all’altezza il Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi” diretto dal maestro
Jacopo Facchini, un po’ troppo statico, ma con timbri vocali che hanno saputo
rendere giustizia al Cigno di Busseto.
La
vicenda si svolge nel 1519 in Spagna dove Elvira (la bellissima voce di
Alexandra Zabala la rende perfetta per il ruolo) è contesa da tre uomini:
Ernani, Don Carlo e Silva (rispettivamente interpretati da Migran Agadzhanyan,
Massimo Cavalletti e Simon Orfila; tutti e tre con grandi voci e buonissima
presenza scenica tra cui ha spiccato Orfila). Elvira è innamorata e ricambiata
da Ernani, ma...senza fare spoiler si arriverà purtroppo al tragico finale come
in tutti i melodrammi.
Veramente
bravi anche gli altri interpreti che hanno contribuito al successo di questo
spettacolo: Marta Calcaterra (Giovanna), Albert Casals (Don Riccardo) e Emil
Abdullaiev (Jago)
Meritati
i lunghi applausi finali del pubblico toscano, contento di aver assistito ad un
allestimento tradizionale; anche durante gli intervalli si potevano captare i
commenti molto positivi che poi hanno portato al successo dello spettacolo.
Le
foto a corredo dell’articolo sono di © Mario Finotti