Ho perso il filo: Angela Finocchiaro, moderno Teseo al femminile


di Gabriele Isetto


Per analizzare lo spettacolo Ho perso il filo, andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca, dobbiamo dimenticarci la classicità del mito di Teseo, Arianna e il Minotauro infatti l’ironica, graffiante e bravissima protagonista Angela Finocchiaro “perde” il filo per uscire dal famoso labirinto. Il successo di questo allestimento si deve anche alla drammaturgia di Walter Fontana, Cristina Pezzoli (che cura anche la regia) e della stessa Finocchiaro che si esibisce in un lungo monologo.
L’interprete vuole dare una scossa alla propria vita, è stanca di apparire agli occhi dei figli come una donna dalla vita monotona e finalmente vuole dimostrarsi un’eroina divenendo un moderno Teseo ed esprimendo però non il coraggio, l’audacia, la sottigliezza del personaggio, ma le fragilità, le paure e i problemi della vita quotidiana nella loro complessità proprio perché, avendo “perso il filo”, dovrà affrontare ogni sfida e ogni inganno che il “muro parlante” le porrà.
Fin da subito viene abbattuta la quarta parete pirandelliana poiché l’attrice, entrando dalla platea, affida ad uno spettatore il grande gomitolo di lana da cui dipende la sua stessa vita ma purtroppo le Creature del labirinto (Giacomo Buffoni, Alis Bianca, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni e Alessio Spirito) la confondono con la loro ottima esibizione fatta di danze e acrobazie coreografate da Hervè Koubi e non solo recidono il filo, ma la spogliano dell’armatura che indossa, metafora di una corazza interiore.
Finalmente al cospetto del Minotauro le cose ancora una volta si discostano dal mito perché con un colpo di genio la protagonista riuscirà ad ammansire il mostro dimostrando che si può essere eroi in tanti modi diversi.
Questo è il messaggio: ognuno di noi deve trovare in se stesso la forza e le armi per affrontare i problemi che di volta in volta inevitabilmente la vita ci pone perché solo noi, nella nostra unicità, siamo gli artefici del nostro destino e la comicità effervescente di Angela Finocchiaro riesce con leggerezza a farci capire il valore di noi stessi.

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