Gioielli ed armi teatrali: Le meraviglie della famiglia Corbella
di
Gabriele Isetto
La
memoria è fondamentale e ancor di più lo è quando si tratta di arte. Grazie al loro
prezioso lavoro Angelica Corbella e Bianca Cappello, coadiuvate dagli studiosi
Piersergio Allevi, Ermanno A. Arslan, Chiara Bianchi e Carla Greco, hanno
ridato nuova e meritata luce alla Ditta Corbella, il cui famoso marchio
raffigura il trofeo d’armi e lo scudo con il monogramma AC, che non solo è
stata fornitrice della Scala e dei più importanti teatri dei primi del
Novecento, ma anche molto altro.
Corbella Milano - Prima Fabbrica
Italiana di Gioielli ed Armi per il Teatro è il titolo di un bellissimo e ben curato volume,
edito da Silvana Editoriale che fin da subito, anche grazie alle splendide
immagini patinate del fotografo Michele Zanin, ci immerge nella grande storia
dello spettacolo e dell’artigianalità ai massimi livelli.
L’opera,
attraverso i manufatti prodotti, ripercorre la storia di una famiglia che tanto
lustro ha dato alla città di Milano producendo a partire dal 1865 gioielleria
per il teatro e anche bijoux fino al 2013.
Grazi
ad un minuzioso lavoro di ricerca sui tanti documenti presenti in archivio si
ha così un’affascinante narrazione di anni ormai lontani e si scoprono tante
curiosità, una per tutte: nella stagione 1886/87 per la prima di Otello alla Scala, il tenore Francesco
Tamagno vestiva gioielli e accessori di Achille Corbella.
Immergendosi
oltre nella lettura conosciamo la genesi delle tante botteghe d’arte ed in
particolare dell’attività dei fratelli Corbella il cui lavoro era frutto di
minuziosa ricerca storica ma sempre con un occhio attento all’evolversi della
moda, tutto ciò in collaborazione con importanti figurinisti, costumisti e
sartorie. Tanti i grandi nomi che si incontrano in questo testo da Caramba a
Eleonora Duse, alla divina Maria Callas, a Renata Tebaldi ma non solo il teatro,
anche l’aristocrazia ricorreva alla maestria di questi grandi produttori per occasioni importanti come ad esempio balli mascherati. Con
il tempo, la produzione Corbella pian piano affiancò alla creazione
tradizionale la realizzazione di elegante bigiotteria fantasia.
La
seconda parte del volume descrive invece come i Corbella si siano dedicati con
grande successo anche alla creazione di armi ed armature oltre che per i teatri
anche per rievocazioni storiche, feste e per committenti privati.
Anche
in questo caso alla base di tutto c’era un profondo studio storico testimoniato
dai tanti schizzi presenti negli archivi, che servivano come base per ottenere
prodotti velocemente realizzabili ma sempre di ottima fattura che, di volta in
volta, venivano decorati in maniera diversa perché potessero adattarsi
prontamente alle diverse opere teatrali. Lo stesso valeva per le armi, a cui
bastava variare l’impugnatura o una qualche decorazione perché mutassero
completamento aspetto.
Non
possiamo dire altro se non che ci troviamo di fronte ad una pubblicazione veramente
notevole, tutta da scoprire, giusto omaggio ad una grande famiglia.