Il Gabbiano di Cechov dal 31 gennaio al 10 febbraio al Teatro Carcano di Milano
Al
Teatro Carcano di Milano
la
forza e il fascino de IL GABBIANO di Cechov
Al Teatro Carcano di Milano dal 31 gennaio al 10 febbraio sarà in scena IL GABBIANO di Anton Cechov
diretto da Marco Sciaccaluga per il Teatro Nazionale di Genova.
L’allestimento, sontuoso e di grande impatto, si avvale di un ottimo cast composto da
Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Elsa Bossi, Eva Cambiale, Andrea Nicolini,
Elisabetta Pozzi, Stefano Santospago, Roberto Serpi, Francesco Sferrazza Papa,
Kabir Tavani, Federico Vanni. Lo spettacolo ha debuttato a febbraio 2017 al
Teatro della Corte di Genova.
Il gabbiano di Cechov è un classico del teatro moderno, capace di parlare con linguaggio attuale a tutte le generazioni: ai
giovani vittime del loro dolore esistenziale e agli adulti che stentano ad
accettare il trascorrere degli anni. Ritratto “dal vivo” di un’umanità
autentica e vera. Per la prima volta in Italia, Il gabbiano viene rappresentato nella versione del 1895, quella
precedente alla censura zarista.
Il gabbiano è uno
dei testi teatrali più noti di sempre; i personaggi della giovane Nina, del
tormentato Konstantin, di sua madre Irina Arkadina, celebre attrice, e del suo
amante, lo scrittore Trigorin, sono stati portati sui palcoscenici di tutto il
mondo dai maggiori attori di teatro e messi in scena dai più celebri registi. Il
titolo dell’opera viene da un accostamento simbolico: come l’ignara felicità di
un gabbiano, in volo sulle acque di un lago, viene stroncata dall’oziosa
indifferenza di un cacciatore, così accade alla sorte di Nina. La ragazza sulle
rive del medesimo lago, s’innamora di Trigorin, il quale, senza alcuna
malvagità, approfitta della sua femminile smania di aprire le ali, la porta via
con sé a fare l’attrice, la rende madre di un bimbo che però muore e infine, la
lascia tornare a casa annientata. Ad attenderla c’è il giovane Konstantin,
anch’egli scrittore in cerca di gloria, che la ama da molto tempo. La madre di
lui però, Arkadina, disprezza l’inconsistenza delle sue liriche fantasie mentre
l’amata Nina non vuol saperne di lui.
Primo dei quattro capolavori che Čechov scrisse per
il palcoscenico, Il gabbiano è un dramma
delle illusioni perdute e una profonda riflessione su Arte e Vita: nelle
angosce, nei turbamenti, nelle sconfitte dei suoi protagonisti, c’è tutta la
complessità dell’uomo moderno.
«Guardando il vostro teatro,
bisogna essere dei mostri di virtù per amare, compatire, aiutare a vivere
queste nullità, questi sacchi di trippa che siamo… Vedete, a me pare che
trattiate gli uomini con il gelo del demonio!». Con folgorante sintesi, così scriveva
Maksim Gorkij a Cechov, dopo aver assistito ad una rappresentazione di Zio
Vanja. A me pare che stia proprio lì l’essenza del genio di
Cechov: la feroce denuncia del nostro nulla, coniugata in una continua altalena
di ridicolo e patetico, diventa uno stringente invito a compatire, ad amare
questi esseri inutili che siamo. Il palcoscenico di Cechov è la forma più
gentile, condivisa, ironica di spietatezza. Il suo “Teatro della Crudeltà” è il
più “umano” che io conosca.
Marco Sciaccaluga
Al Teatro Carcano di Milano
da
giovedì 31 gennaio a domenica 10 febbraio 2019
IL GABBIANO
di
Anton P. Cechov
Versione
italiana Danilo Macrì
Andrea Nicolini, Elisabetta Pozzi, Stefano Santospago,
Roberto Serpi,
Francesco Sferrazza Papa, Kabir Tavani, Federico Vanni
Scene
e costumi Catherine Rankl
Musiche Andrea
Nicolini
Luci Marco
D’Andrea
Regia Marco
Sciaccaluga
Produzione
Teatro Nazionale di Genova
Personaggi
e interpreti
Irina Nikolaevna Arkadina, vedova
Treplev, attrice Elisabetta Pozzi
Konstantin Gavrilovič Treplev, suo
figlio
Francesco Sferrazza Papa
Petr Nikolaevič Sorin, fratello di
Irina
Federico Vanni
Nina Michailovna Zarečnaja, la
giovane figlia di un ricco possidente Alice
Arcuri
Il’ja Afanas’evič Ṧamraev, tenente
in congedo, amministratore di Sorin Roberto
Alinghieri
Polina Andreevna, sua moglie Elsa
Bossi
Maṧa, sua figlia Eva
Cambiale
Boris Alekseevič Trigorin,
scrittore Stefano
Santospago
Evgenij Sergeevič Dorn, medico Roberto
Serpi
Semen Semenovič Medvedenko,
maestro Andrea
Nicolini
Jakov, operaio Kabir
Tavani
ORARI: martedì e
venerdì ore 19,30 | mercoledì, giovedì e sabato ore 20,30 | domenica ore 16,00
DURATA: 2 ore e 30
minuti più intervallo
PREZZI:
poltronissima € 34,00 |balconata € 25,00 |over 65 € 22,00/18,00/17,00/14,50 |
under 26 € 15,00/13,50
PRENOTAZIONI: 02 55181377
| 02 55181362
TEATRO
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