Il Misantropo di Molière al Teatro Carcano di Milano dal 13 dicembre
AL Teatro Carcano di Milano il nuovo spettacolo di Valter Malosti
MOLIÈRE / IL MISANTROPO
Coprodotto
da TPE-Teatro Piemonte Europa, Centro D’Arte Contemporanea Teatro Carcano, LuganoInScena,
giunge al Teatro Carcano di Milano dal
13 al 23 dicembre il nuovo spettacolo di Valter Malosti IL MISANTROPO (ovvero Il nevrotico in amore) di MOLIERE, dopo le anteprime al Teatro Lac
di Lugano e il debutto al Teatro Astra di Torino.
Facendo seguito al grande
successo della sua rilettura de La scuola delle mogli,
Malosti torna ad affrontare Molière proponendo un Misantropo del tutto
inedito. Il suo Alceste è un filosofo, un nero buffone,
un folle estremista del pensiero, che assume in sé anche risonanze più intime e
strazianti, senza rinunciare alla sottile linea comica, al fuoco farsesco che
innerva il protagonista.
In scena anche Anna Della Rosa (Célimène), una fra le attrici più talentuose della
sua generazione, ammirata anche al cinema nel film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino,
insieme ad un cast di altissimo livello: perché Il Misantropo è un testo di grande coralità, che si riscrive in
scena con gli attori e pertanto richiede interpreti di grande finezza per far
risaltare i chiaroscuri della scrittura molieriana.
C’è l’infelice che possiamo definire astratto. Egli è
infelice e basta. C’è il più infelice, che odia se stesso. Infine c’è
l’infelice assoluto, che odia immediatamente se stesso e mediatamente l’altro.
Costui è il misantropo. Non si è considerato abbastanza, però, il misantropo
che unisce in sé l’infelice e il più infelice. Chiediamoci allora quale sia il
suo scopo. Se la misantropia ne ha uno, è questo: rendere l’infelice il più
infelice. Perché infelici si è, più infelici si diventa.
Manlio
Sgalambro, Della Misantropia,
Adelphi, Milano, 2012
Io odio il teatro anima e corpo
e lo detesto da morire
per me è la cosa più ripugnante che ci sia
ma proprio per questo mi ci sono dedicato
Io odio il teatro
e tutto quello che ha a che fare con il teatro
e mi ci sono dedicato
Lei ci si è dedicato per amore
io mi ci sono dedicato per odio
Thomas
Bernhard, Claus Peymann compra un paio di
pantaloni e viene a mangiare con me, Ubulibri, Milano, 1990
Nel 1666 Molière debutta con il suo Misantropo: una commedia amara e filosofica, anomala e profetica, secondo molti
il suo capolavoro – «un classico del Novecento», scrive Cesare Garboli,
«scritto tre secoli fa».
Il
Misantropo è oggi un
testo totalmente “al presente”, violento, potente, perturbante. Una
commedia tragica, venata di una forma di umorismo instabile e pericolante, che
porta in sé, appena al di sotto della superficie comica, le vive ferite e il
prezzo altissimo costato al suo autore: in essa emergono le nevrosi, i
tradimenti, i dolori di un personaggio capace di trasformare tutto il proprio
disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica,
esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel
suo percorso. Ma questo capolavoro è allo stesso tempo anche il dramma di un
essere inadeguato alla realtà, l’allucinata
tragedia di un uomo ridicolo,
che si scontra con un femminile complesso e modernissimo, rappresentato come un
prisma dalle tre figure di donna presenti nel testo, una sorta di misteriosa
trinità.
Una commedia di confine, che coglie Molière al momento di farsi
buffone del Re: infatti il grande autore nello stesso anno del Misanthrope collabora intensamente alle feste di Saint-Germain, e da quel momento
in poi si adopererà sempre più ad organizzare i divertimenti reali. Molière, come scrive acutamente l’autrice e
studiosa di letteratura francese Fausta Garavini, “abbandona la propria intima
spoglia al suo personaggio”, forse il più autobiografico, se appunto si pensa
anche al rapporto di servitù o servilismo nei confronti di Luigi XIV. “Alceste
non può vivere nel mondo e fugge nel deserto; Molière deve sopravvivere e si
costituisce prigioniero, si dichiara sconfitto.” Ma allo stesso tempo dichiara,
nel suo fallimento, la forza insuperabile ed eversiva della sua ribellione.
Nel costruire insieme al regista la lingua di questo nuovo Misantropo, il giovane autore Fabrizio Sinisi si confronta con alcuni
grandi autori del Novecento, soprattutto Thomas Bernhard. Il testo classico viene qui messo a reazione con un altro
grande capolavoro molieriano: quel Don
Giovanni di cui il Misantropo diventa
la tavola rovesciata e complementare, l’immaginario prologo della dissoluzione:
Alceste e Don Giovanni diventano i due volti di una lotta totale e disperata
contro l’ipocrisia e il compromesso su cui è costruita la civiltà. Lo
spettacolo viene a proporsi quindi come un lucido
saggio sul desiderio e l’impossibilità di esaudirlo, sul conflitto tra uomo e
donna, uomo e società, uomo e cosmo.
Il rapporto di Alceste e Célimène diventa quindi un violentissimo agone, una
resa dei conti la cui posta in gioco è – per citare proprio Lacan – la Verità
come “ciò che sempre resiste all’intelligenza”.
Al Teatro Carcano di Milano
da giovedì 13 a domenica 23
dicembre 2018
MOLIÈRE / IL MISANTROPO (ovvero Il nevrotico in amore)
Uno spettacolo di Valter Malosti
Versione italiana Fabrizio Sinisi e Valter Malosti
Con Valter Malosti, Anna Della Rosa, Sara Bertelà, Edoardo Ribatto
Roberta Lanave, Paolo Giangrasso, Matteo Baiardi, Marcello Spinetta
Luci
Francesco Dell’Elba | Costumi Grazia Materia | Scene Gregorio
Zurla
Cura
del movimento Alessio Maria Romano |
Drammaturgia Fabrizio Sinisi
Assistente
alla regia Elena Serra |Canzone Bruno De
Franceschi
Personaggi e interpreti: Alceste/Valter Malosti; Célimène /Anna Della Rosa;
Arsinoé/ Sara Bertelà; Oronte/ Edoardo Ribatto; Eliante/Roberta Lanave; Philinte/Paolo Giangrasso;
Clitandre/Matteo Baiardi; Acaste /
Marcello Spinetta
ORARI: martedì e
venerdì ore 19,30 | mercoledì, giovedì e sabato ore 20,30 | domenica ore 16,00
DURATA: 1 ora e 35
minuti. Lo spettacolo non ha intervallo
PREZZI:
poltronissima € 34,00 |balconata € 25,00 |over 65 € 22,00/18,00/17,00/14,50 |
under 26 € 15,00/13,50
È valido “Invito a Teatro”.
PRENOTAZIONI: 02 55181377 |
02 55181362
TEATRO
CARCANO -
corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano