Presentato al Teatro Verdi di Pisa il libro La Bibbia all’opera di Franco Piperno

di Gabriele Isetto


Venerdì 26 ottobre è stato presentato nel foyer del Teatro Verdi di Pisa il libro La Bibbia all’opera. Drammi sacri in Italia dal tardo Settecento al Nabucco, edito da Neoclassica. Durante il dibattito sono intervenuti l’autore del volume Franco Piperno noto professore di Museologia e Storia della musica presso l’Università di Roma La Sapienza e Stefano Vizioli direttore artistico per la stagione lirica del Teatro Verdi.
Il lavoro del professor Piperno parte da una domanda fondamentale che lo stesso autore pone: Perché scegliere La Bibbia per il libretto di un’opera? E con la sua risposta è iniziato l’excursus di questo testo.
Franco Piperno è sempre stato affascinato dall’opera del Mosè in Egitto di Rossini e da qui è partito alla ricerca di cosa c’era prima di Rossini, scoprendo notevole materiale in cui il soggetto è il Vecchio Tesamento.
Inizialmente è stata esposta la storia del teatro sacro del 1700. Le città fondamentali (tenendo però conto del fatto che era vietato fare spettacoli durante la Quaresima) erano Firenze e Napoli in cui, nel 1787, il Teatro San Carlo “accoglie” questo tipo di repertorio con l’opera La distruzione di Gerusalemme, musica di Giordani chiamandolo sacro dramma per evitare la parola opera.
Un punto fondamentale su cui l’autore si è voluto soffermare è quello che quando, nel 1815 i Borbone ritornano a Napoli, essi ristabiliscono una sorta di marca partenopea nel repertorio del San Carlo e all’interno del loro “progetto”, nel 1818 debutta Mosè in Egitto di Rossini.
Interessante è anche l’analisi che il professor Piperno fa sull’aspetto visivo di questi spettacoli: battaglie, torri che crollano, incendi, evocazioni di fenomeni naturali come nel Mosè in Egitto con il sorgere del sole oppure la famosa scena delle acque del Mar Rosso. Nel libro troviamo diverse descrizioni di scenografie che fanno immaginare i numerosi macchinari usati e le numerose comparse che sicuramente  servivano.
La presentazione del libro è sicuramente stata un successo, e si è conclusa con un excursus sul Nabucco di Giuseppe Verdi.

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