La magia del Cigno di Busseto a Villa Pallavicino

di Gabriele Isetto


Se vi trovate nei dintorni di Parma, non potete perdere l’occasione per recarvi a Busseto per visitare il Museo Nazionale Giuseppe Verdi inaugurato nel 2009 e situato nel verde della meravigliosa Villa Pallavicino, dimora cinquecentesca che ospita tutte e 27 le opere del Maestro e quindi un’occasione imperdibile per conoscere al meglio il grande compositore in tutte le sue sfaccettature, non soltanto le sue opere, ma anche la sua vita. Vi domanderete: come le ospita?
La risposta è semplice: in un meraviglioso percorso espositivo ideato dal grande regista Pier Luigi Pizzi che lo ha suddiviso in 21 sale ed in ognuna è possibile vedere come sono nati i capolavori di Giuseppe Verdi attraverso la visione di bozzetti e figurini riprodotti su enormi pannelli delle scenografie originali dell’Archivio Storico Ricordi, di costumi di proprietà della Fondazione Teatro alla Scala e dipinti di Francesco Hayez,  il tutto mentre si ascoltano le arie d’opera più famose.


Il visitatore è accolto nella prima sala, dedicata alla vita del Maestro da quando nel 1839 approda a Milano. Qui, immersi tra le riproduzioni di famosi ritratti, si ripercorrono gli esordi di Verdi partendo dagli incontri, che per lui furono fondamentali, con la contessa Clara Maffei e la principessa Belgioioso e che gli aprirono le porte dell’ambiente culturale locale.
A partire dalla seconda sala, fino ad arrivare alla ventunesima, si ripercorrono tutte le sue opere e tra esse quelle che maggiormente colpiscono l’attenzione del visitatore sono la nona e la sedicesima, rispettivamente dedicate a: Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata cioè la trilogia popolare e all’Aida. Suggestiva anche la presentazione di molte sale dove i vari bozzetti sono racchiusi in “sipari” colorati che li fanno risaltare ancora di più creando un’atmosfera unica.


Volutamente non voglio raccontarvi di più, perché Villa Pallavicino è un museo che merita di essere scoperto visitandolo personalmente, per immergersi nella magica atmosfera verdiana e che permette anche ai neofiti di comprendere appieno la genialità del “Cigno di Busseto” e la grandezza delle sue opere, grazie agli esaustivi pannelli esplicativi i cui testi sono stati personalmente curati dal noto critico d’arte Philippe Daverio. 

Le foto a corredo dell'articolo sono di © Katia Visconti

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