I costumi teatrali di Titta Ruffo in mostra permanente al Teatro Verdi di Pisa
di Gabriele Isetto
Quante
volte siete andati a vedere uno spettacolo al Teatro Verdi di Pisa e
nell’intervallo vi mettete a parlare con amici e parenti o a fumare una
sigaretta? Voglio invece darvi un consiglio per impiegare meglio il vostro
tempo, anche perché è l’unica occasione in cui potete ammirarli. Non tutti
infatti sanno che nei corridoi del IV ordine e del loggione sono esposti i
cimeli e i costumi teatrali indossati da un noto baritono pisano: Titta Ruffo,
che iniziò la sua carriera a soli 22 anni quando debuttò con Rigoletto. Nella sua città natale, che
ha deciso di rendegli giustamente omaggio con questa esposizione, cantò molte
opere tra cui Lucia di Lammermoor, Otello e Il Trovatore. Dopo una serrata trattativa, generosamente il figlio
del baritono decise di donare costumi e molti altri oggetti che rendono unica
l’esposizione dedicata a questo artista.
gioielli di scena |
I visitatori, prima di entrare nel corridoio del loggione, nell’ingresso del IV ordine sono “accolti” da due teche contenenti spartiti e bellissimi gioielli di scena, che però non si sa con certezza per quale opera furono creati, l’ipotesi potrebbe essere Aida. La vera meraviglia però si trova entrando nel corridoio del loggione, dove sono esposte nove teche in cui sono esposti i costumi di scena; ogni costume è accompagnato da una propria scheda che riporta i seguenti dati:
Ø Nome
del personaggio per cui il costume è stato realizzato
Ø Vari
indumenti che compongono il costume
Ø Epoca
Ø Etichetta
Ø Foggia
Ø Notizie
storiche
Entrando
nel vivo dell’esposizione, sono presentati due costumi, forse i più importanti
della collezione: quello per il Conte di Luna nel Trovatore e quello creato per Rigoletto.
Il
primo, restaurato nel 1925, proviene dalla Sartoria Adelchi Zamperoni di Milano,
tutto foderato di cotone verde, mentre risalta agli occhi la cintura in velluto
di cotone verde-brillante. Il costume è accompagnato anche da un’annotazione
storica interessante per i toscani: la prima volta che Ruffo cantò nel Trovatore è stata al Teatro Alfieri di
Livorno nel 1898.
Costume per il Conte di Luna |
Il secondo invece è composto da un farsetto in raso di seta verde. Lo stato di conservazione di questo costume non è tra i migliori, infatti sul farsetto sono presenti molti tagli e lacerazioni di tessuto, ma il costume attira i visitatori per due elementi: il grande copricapo da giullare e il piccolo bastone giullaresco di Rigoletto.
Costume per Rigoletto |
Molti sono gli altri abiti esposti, tutti ammirabili acquistando il volume Titta Ruffo - I costumi teatrali pubblicato da Pacini Editore nel 1993.