Luglio e agosto 2018: Il programma del 64° Festival Puccini




Il 64° Festival Puccini di Torre del Lago presenta le opere più famose della vita artistica di Giacomo Puccini: la Messa di Gloria, Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, Trittico (di cui ricorre il centenario) e Turandot.
Il Festival si aprirà il 6 luglio con la Messa di Gloria, dove oltre la Messa, Andrea Bocelli, affiancato da Martina Serafin, Ivana Canovic e Alessandro Guerzoni, eseguirà arie d’opera, tutto diretto dal maestro Carlo Bernini.
Il 14 luglio ritorna per il secondo anno consecutivo Turandot (replicata il 21 e 28 luglio e il 17 agosto) per la regia di Alfonso Signorini che afferma “Questa Turandot è una fiaba, come voleva Puccini, con la mia regia ho voluto  evidenziare  che dentro quella  cornice fiabesca  si consumano inquietudini e drammi a tinte livide, attualissimi e senza tempo.” I costumi portano la firma di Fausto Puglisi e Leila Fteita, mentre le scenografie quella di Carla Tolomeo.

Il 15 luglio Giancarlo Del Monaco firma il nuovo allestimento di Tosca (replicata il 4 e 12 agosto). Il regista dichiara che “La Tosca è uno dei più grandi e più conosciuti capolavori della storia dell'opera. È un'opera perfetta: musicalmente e drammaturgicamente perfetta.


Il 20 luglio sarà invece allestita Madama Butterfly (replicata il 10 e 18 agosto) per la regia Vivien A. Hewitt, secondo la quale “Lo spazio scenico di Kan Yasuda offre l’opportunità perfetta per esplorare i valori tragici e simbolici di quest'opera, riuscendo a raggiungere una concezione di assoluta bellezza formale mediante la sottrazione di ogni superficiale elemento di “giapponismo” storicizzante.

Il 27 luglio invece sarà la volta de La Bohème (replicata il 3 agosto) in un nuovo allestimento firmato da Alfonso Signorini, che ha collaborato con Leila Fteita che firma scenografie e costumi. Signorini asserisce: “Con questa Bohème rendo un omaggio all’ Impressionismo francese che coincide  con il periodo di ambientazione della Bohème di Murger e di Puccini, prima metà dell’Ottocento. Attingo a piene mani in questa epoca con un excursus da Renoir a Manet a Toulouse-Lautrec, quindi anche con una zampata nel periodo finale di questa fase felicissima della storia dell’arte. Grazie alla collaborazione con Leila Fteita, scenografa e costumista mi ispiro all’Impressionismo con citazioni dirette”


Per i 100 anni de Il Trittico (Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi) l’11 e il 25 agosto, il Teatro ospiterà l’allestimento dell’Opera di Stato Ungherese, con la regia di Ferenc Anger.
Infine, il 26 luglio assisteremo alla Manon Lescaut messa in scena da Lev Pugliese.



Le opere che attraggono maggiormente il pubblico sono terminate, ma non le iniziative del Festival. Il 19 e 20 agosto presso l’Auditorium “Enrico Caurso” del Gran Teatro di Torre del Lago vedremo Motezuma, opera composta da Baldassarre Galuppi nel Settecento, per la regia Luca Ramacciotti.
Il 24 agosto presso Villa Paolina di Viareggio sarà eseguito Il convitato di Pietra di Giovanni Pacini, con la regia di Giandomenico Vaccari e sul podio Daniele Ferrari.
Infine, dal 3 al 30 agosto, nel foyer del Teatro sarà allestita la mostra Omaggio a Solomiya Krushelnytska che racconta attraverso ritratti, costumi, foto e opere di grandi pittori ucraini la straordinaria carriera di questo soprano stregata da Puccini e da Viareggio.

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